Il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità: "Rischiamo varianti sempre più contagiose"
Covid nel mondo, "il rischio di varianti ancora più trasmissibili e più pericolose rimane". E' il monito lanciato dal direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, durante il briefing periodico con la stampa. "Stiamo assistendo a un gradito calo dei decessi Covid segnalati a livello globale. Tuttavia, con l'avvicinarsi del freddo nell'emisfero settentrionale, è ragionevole aspettarsi un aumento dei ricoveri e dei decessi nei prossimi mesi".
"Nel frattempo - osserva - la copertura vaccinale tra le persone più a rischio rimane troppo bassa, specialmente nei Paesi a basso reddito. Ma anche in quelli ad alto reddito, il 30% degli operatori sanitari e il 20% degli anziani rimangono non vaccinati. Questi gap vaccinali rappresentano un rischio per tutti noi", avverte il Dg Oms, che invita chi non lo avesse ancora fatto a vaccinarsi. Per i vaccinati il messaggio è di ridurre il rischio contagio evitando situazioni di folla se possibile, e in luoghi chiusi e affollati indossando mascherine e aprendo le finestre. Infine continuando a lavarsi le mani. "Vivere con Covid-19 - conclude il Dg - non significa fingere che la pandemia sia finita. Se si cammina sotto la pioggia senza ombrello, fingere che non stia piovendo non aiuterà. Ci si bagnerà comunque. Allo stesso modo, fingere che un virus mortale non stia circolando è un rischio enorme".
I DATI DI OGGI - Nel mondo il numero di casi Covid settimanali è diminuito del 16% durante l'ultima settimana (22-28 agosto) rispetto alla settimana precedente, con oltre 4,5 milioni di nuovi casi segnalati secondo quanto evidenzia l'aggiornamento settimana epidemiologico Covid-19 dell'Oms, pubblicato oggi. In calo anche il numero dei nuovi decessi settimanali rispetto alla settimana precedente, con oltre 13.500 morti segnalati, si legge nel bollettino. Secondo l'Oms, in totale, al 28 agosto 2022, sono stati segnalati oltre 598 milioni di casi confermati e oltre 6,4 milioni di decessi a livello globale.
VAIOLO DELLE SCIMMIE - "Potremmo convivere con Covid per il prossimo futuro. Ma non dobbiamo convivere con il vaiolo delle scimmie" dice il direttore generale dell'Oms. "Questo virus può essere eliminato". Ma, avverte, "non accadrà e basta". Oggi la situazione epidemiologica mostra che la regione delle Americhe pesa per "più della metà dei casi segnalati. Diversi Paesi continuano a vedere un numero crescente di infezioni, anche se è incoraggiante vedere una tendenza sostenuta al ribasso in Canada". Ci sono segnali positivi, spiega il Dg. "Anche alcuni Paesi europei, tra cui Germania e Paesi Bassi, stanno assistendo a un chiaro rallentamento dell'epidemia" di monkeypox, "a dimostrazione dell'efficacia degli interventi di salute pubblica e dell'impegno della comunità nel monitorare le infezioni e prevenire la trasmissione".
Questi segnali, continua il direttore generale dell'agenzia Onu per la salute, "confermano ciò che abbiamo affermato in modo coerente fin dall'inizio: che con le giuste misure questo è un focolaio che può essere fermato. E nelle regioni che non hanno la trasmissione da animale a uomo, questo è un virus che può essere eliminato. Non accadrà e basta. Per eliminare monkeypox servono tre cose: l'evidenza che è possibile, e ora lo stiamo iniziando a vedere; la volontà e l'impegno politici; e l'attuazione delle misure di salute pubblica nelle comunità che ne hanno più bisogno. L'Oms continuerà a sostenere tutti i Paesi per fermare questo focolaio ed eliminare questo virus".