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Covid Cina, anche Spagna e Francia chiedono test ai viaggiatori

Altri due Paesi europei, dopo l'Italia, applicano restrizioni. Anche in Gb obbligo dal 5 gennaio

(Afp)
(Afp)
30 dicembre 2022 | 11.52
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Spagna e Francia adottano la stessa linea dell'Italia rispetto ai viaggiatori provenienti dalla Cina, chiedendo loro un test negativo al coronavirus per poter entrare nel Paese. E anche Londra si appresta ad introdurre l'obbligo a partire dal 5 gennaio.

Madrid diventa così il secondo Paese europeo ad aver applicato restrizioni nei confronti degli arrivi dalla Cina dopo che il presidente Xi Jinping ha deciso di rimuovere la politica del Covid-zero, con un conseguente aumento dei contagi e dei morti legati all'infezione. A questo si è aggiunto il permesso concesso ai cittadini cinesi di tornare a compiere viaggi internazionali.

Anche il governo francese ha annunciato che chiederà il test Covid negativo per i viaggiatori in partenza dalla Cina. Al momento dell'imbarco, chi intende recarsi in Francia dovrà fornire un test con esito negativo realizzato non oltre le 48 ore precedenti. Altri test saranno realizzati all'arrivo in modo casuale: i prelievi risultati positivi verranno esaminati per verificare l'eventuale presenza di nuovi varianti del virus, secondo una fonte del governo citata da Bfmtv. A bordo degli aerei provenienti dalla Cina, i passeggeri dovranno inoltre indossare la mascherina.

A partire dal prossimo 5 gennaio i viaggiatori in arrivo in Inghilterra dalla Cina dovranno esibire un test negativo realizzato non oltre le 48 ore precedenti la partenza. Ad annunciarlo è stato il governo britannico, parlando di "cambiamento temporaneo". Test verranno anche realizzati all'arrivo su una parte dei passeggeri per verificare la presenza di eventuali varianti. Il governo di Londra ha annunciato che sta lavorando per garantire l'adozione delle stesse misure prima possibile anche nel Galles, in Scozia e Irlanda del nord.

Leggermente diversa la posizione della Germania, dove il ministro della Salute tedesco, Karl Lauterbach, ha annunciato che, visto l'aumento dei casi di coronavirus in Cina, Berlino si sta preparando a monitorare le varianti del virus negli aeroporti europei. "Penso che sia molto importante che l'Europa reagisca in modo coordinato su questa questione", ha detto Lauterbach, aggiungendo che al momento non ritiene necessario richiedere un test Covid negativo per le persone che arrivano in Germania provenienti dalla Cina. Al momento, ha aggiunto, sono state registrate varianti note. Il ministro ha precisato che questo pomeriggio "discuterà intensamente della questione" con il suo omologo francese. "Abbiamo bisogno di un 'monitoraggio delle varianti' molto accurato, perché non possiamo ottenerlo in modo affidabile dalla Cina", ha affermato il ministro. "La verifica di alcuni voli che si stanno preparando può svolgere un ruolo", ha aggiunto.

Al di fuori dell'Unione europea, restrizioni ai viaggiatori provenienti dalla Cina sono state imposte da Stati Uniti, Giappone, India, Taiwan, Corea del Sud e Israele.

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