Il generale Leonardo Tricarico, ex capo di Stato maggiore dell'Aeronautica e attuale presidente della fondazione Icsa, commenta le eventuali conseguenze dell'attentato sulla guerra in corso
"Quella tra Russia e Ucraina è una guerra di parole, va tutto contestualizzato in uno scenario dove la propaganda e la mistificazione sono armi ormai messe a punto con grande accuratezza. C'è anche da dire che per Putin questo è uno smacco, il fatto che nonostante ci fosse nell'aria la possibilità di un fatto di questo tipo sono stati colti abbastanza impreparati. Non è una bella prova di sé quella che hanno dato le forze dedicate alla sicurezza e al controllo territoriale di Mosca. Si cerca un colpevole e il più ovvio è l'Ucraina". Così il generale Leonardo Tricarico, ex capo di Stato maggiore dell'Aeronautica e attuale presidente della fondazione Icsa, commentando l'attentato a Mosca e le eventuali conseguenze sul conflitto in corso.
"Non so che ritorno l'Ucraina possa avere da questa situazione - continua - Se questo comporta modifica delle operazioni russe in Ucraina stento a crederlo, escludo una escalation, non vedo grosse conseguenze sul campo. D'altronde, già stanno facendo tutto quello che vogliono, ormai le cose sono talmente compromesse che fatico a pensare come un singolo evento per quanto grave e tragico, possa modificare o ribaltare l'andamento operazioni".