In un messaggio su Truth l'ex Presidente dà anche dello "psicopatico" al procuratore di Manhattan. E per l'Assalto a Capitol Hill invoca l'immunità contro tre cause civili
Donald Trump continua a soffiare pericolosamente sul fuoco della rabbia dei suoi sostenitori per una sua eventuale incriminazione e conseguente arresto. In un messaggio postato nel cuore della notte su Truth Social, l'ex presidente afferma che se verrà veramente incriminato per il caso Stormy Daniels si rischiano "possibili morti e distruzione", e dà dello "psicopatico degenerato" a Alvin Bragg, il procuratore di Manhattan titolare del caso.
"Che tipo di persona può incriminare un'altra persona, in questo caso un ex presidente degli Stati Uniti che ha avuto più voti di qualsiasi altro presidente della storia, e di gran lunga il principale candidato alla nomination repubblicana, con un crimine, quando è noto a tutti che nessun crimine è stato commesso", si chiede in modo retorico Trump. E poi aggiunge: "È anche noto che possibili morti e distruzione" provocate "da un'incriminazione così falsa sarebbero catastrofiche per il nostro Paese".
L'INCHIESTA SU CAPITOL HILL - Intanto Trump invoca l'immunità contro tre cause civili che lo indicano come responsabile dell'assalto al Congresso del 6 gennaio 2021. L'avvocato dell'ex presidente, Jesse Binnall, ha sostenuto infatti di fronte a una corte d'appello federale che non c'è stata nessuna "incitazione" nell'ormai famoso discorso di Trump di fronte alla Casa Bianca, e che l'esortazione a "combattere" rivolta al pubblico che poco dopo ha assalito il Congresso era un artificio retorico.
Ma soprattutto, ha affermato il legale, il discorso del presidente "rientrava nell'ampio spettro dell'immunità assoluta, tesa a prevenire che il presidente sia coinvolto in cause civili". A presentare le cause contro Trump sono stati membri democratici del Congresso e membri della polizia di Capitol Hill. Il dipartimento di Giustizia ha già affermato che l'ex presidente non è coperto dall'immunità perché tra "le responsabilità presidenziali non è compresa l'incitazione alla violenza privata".
Gli avvocati dei ricorrenti affermano da parte loro che Trump non ha diritto all'immunità perché "un presidente non ha il diritto di ordinare ai suoi sostenitori di ostacolare i tentativi del Congresso di svolgere i propri doveri certificando" la vittoria elettorale di Joe Biden.