A chiudere il vertice dei ministri delle Finanze solo una 'sintesi' in cui si afferma che "l'uso o il trattamento di armi nucleari è inammissibile"
Si conclude senza un comunicato finale approvato da tutti i partecipanti ma solo con una 'sintesi' il G20 dei ministri delle Finanze e dei governatori delle banche centrali, che si è svolto a Banagalore, in India. A impedire la definizione di un testo condiviso le 'prudenze' di alcuni Paesi sulla condanna della guerra in Ucraina e la volontà della "maggior parte dei partecipanti " - come ha ricordato anche il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti - di non fare passi indietro sulle dichiarazioni di un anno fa a Bali.
La sintesi diffusa dalla presidenza indiana sottolinea "l'impegno a migliorare la cooperazione politica internazionale e guidare l'economia globale verso una crescita inclusiva".
"La maggior parte dei membri del gruppo (di cui fa parte anche la Russia) - si sottolinea - ha condannato fermamente la guerra in Ucraina, le immense sofferenze umane e l'aumento delle fragilità nell'economia globale. L'uso o il trattamento di armi nucleari è inammissibile, il presente non deve essere un tempo di guerra".
Sul fronte economico il G20 pone "enfasi sulla necessità di coordinamento da parte dei creditori ufficiali e privati per attenuare i problemi del debito" delle economie in via di sviluppo e invita a "utilizzare politiche macroprudenziali, ove necessario per tutelare dai rischi al ribasso"
"Le prospettive economiche globali - si segnala - sono leggermente migliorate, tuttavia la crescita globale rimane lenta e persistono rischi al ribasso": infine sul fronte dei conti pubblici si evidenzia la "necessità di dare la priorità al sostegno fiscale temporaneo e mirato ai gruppi vulnerabili, pur mantenendo la sostenibilità fiscale. I membri del G20 concordano sul rafforzamento delle banche multilaterali di sviluppo (MDB) per affrontare le sfide transfrontaliere e catalizzare gli investimenti privati".