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Spazio, il capo di Esa-Esrin: "Tempi sfidanti per Iride ma costellazione si farà nei tempi"

Simonetta Cheli all'Adnkronos: "Entro gli inizi del 2023 l'architettura sarà più chiara. Rispetteremo i tempi del Pnrr"

Il capo di Esa-Esrin, Simonetta Cheli, Direttrice dei programmi di Osservazione della terra di ESA (Foto ESA) b
Il capo di Esa-Esrin, Simonetta Cheli, Direttrice dei programmi di Osservazione della terra di ESA (Foto ESA) b
30 settembre 2022 | 17.36
LETTURA: 3 minuti

I "tempi sono sfidanti" per la realizzazione della maxi costellazione Iride tutta italiana di Osservazione della Terra, "ma noi manterremo l'impegno" e "rispetteremo la timeline prevista dal Pnrr". Conversando con l'Adnkronos, ad assicurarlo è Simonetta Cheli, Direttore dei programmi di Osservazione della Terra dell'Agenzia Spaziale Europea e capo di Esa-Esrin dove oggi Esa celebra la Notte Europea dei Ricercatori. L'agenda per Iride è davvero stretta ma non spaventa la manager dell'Esa. "L'accordo firmato a gennaio scorso fra l'Agenzia ed il Governo italiano - ricorda- ha delegato l'Esa alla realizzazione del progetto Iride finanziato dal Pnrr e la costellazione avrà sarà lanciata a fine 2025". Il Pnrr, spiega Cheli, "prevede che tutti i contratti siano assegnati entro il 2023, che i satelliti siano costruiti e lanciati entro il 2025 e che i prodotti derivanti da Iride siano disponibili entro il 2026". "I tempi sono sfidanti ma sono i tempi del Pnrr e vanno rispettati, faremo di tutto per mantenerli" assicura il capo dell'Esrin di Frascati, il quartier generale italiano dell'Esa da cui oggi l'astronauta Luca Parmitano lancia il concorso per il logo che identificherà la costellazione. Iride farà una Osservazione della Terra tutta made in Italy e promette di scrutare il nostro Paese e l'area mediterranea raccogliendo dati strategici.

L'architettura della costellazione "sarà più chiara già a inizi dell'anno prossimo" continua Cheli indicando "entro il primo quadrimestre 2023" la data in cui tutto sarà più definito per i satelliti. "Sapremo presto quanti satelliti comporranno la costellazione e di questi quanti saranno satelliti radar e quanti ottici" aggiunge. "Ancora non conosciamo il numero esatto di satelliti perché sono ancora in corso le gare ma entro l'inizio dell'anno prossimo avremo più chiara l'architettura della costellazione. Inoltre, va capita quale sarà la capacità del sistema industriale italiano, quanti satelliti sarà in grado di costruire" osserva Cheli. "Qui a Esrin - prosegue - ospitiamo il team Esa-Asi che dovrà costruire Iride, una costellazione che garantirà una serie di prodotti e servizi tematici legati a utenti istituzionali come la Protezione Civile, il ministero dell'Ambiente ed il ministero dei Beni culturali".

La manager dell'Esa afferma inoltre che Iride sosterrà anche "nuova occupazione per i giovani perché l'industria che costruirà questi satelliti dovrà assumere e anche Esa dovrà assumere" per assicurare "il dovuto expertise" richiesto dal programma. Simonetta Cheli evidenzia che Iride "farà la differenza nell'Osservazione della Terra" perché fornirà "dati complementari anche alle Sentinelle del sistema europeo Copernicus. I dati di Iride saranno più mirati all'Italia e alla regione mediterranea e sarà una costellazione molto italiana". La manager si dice "fiduciosa che Iride si realizzerà nei tempi" e ricorda che "il capo progetto, Guido Levrini, è uomo di grande competenza nel settore dell'Osservazione della Terra e che ha partecipato alle missioni Copernicus. Inoltre bene conosce l'industria italiana ed il team che guida". E per assicurare gli obiettivi, Cheli promette infine di "garantire il massimo coordinamento fra il team Iride e quello Esa dell'Osservazione della Terra".

(Andreana d'Aquino)

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