Il Movimento 5 Stelle intende abolire spesometro, redditometro e split payment. "Noi proponiamo l’abolizione dello spesometro, uno strumento inutile", dice Luigi Di Maio, candidato premier del Movimento 5 Stelle, in conferenza stampa a Milano.
"Prendiamo l’impegno con le imprese per l’abolizione di spesometro, split payment, redditometro e della legge che prevede gli studi di settore", aggiunge.
"Già lo so - ammette Di Maio - che i miei avversari diranno che con queste proposte noi vogliamo favorire l’evasione fiscale, io invece dico e mi assumo la responsabilità di dire che è semplificando che aumenta il gettito fiscale dello Stato ed è semplificando che ridurremo la pressione fiscale, togliendo oneri burocratici". Di Maio dice che loro non saranno "quelli che faranno leggi sulla sburocratizzazione" e che per il controllo sulle imprese "basterebbe fare una cosa: incrociare le banche dati tra gli enti, ad esempio Agenzia delle entrate, camere di commercio, o motorizzazione: devono iniziare a mettere insieme le loro banche dati".
Per il Movimento 5 Stelle, "non è un modello di lotta all’evasione lo spesometro, non è un modello di lotta all’evasione lo split payment, il redditometro né l’Agenzia delle entrate e riscossione. Questi per noi - ribadisce - non sono modelli di lotta, insieme agli studi di settore: per questo noi oggi proponiamo sin da adesso e prendiamo un impegno per l’abolizione di questi strumenti". Di Maio, poi, è convinto che "i problemi di questo Paese si risolvono con la fiscalità generale, gli investimenti e la legge di bilancio che si fa ogni anno. Per tutto il resto vogliamo lasciare tranquilli i cittadini".
Da Milano Di Maio lancia poi il portale 'leggidaabolire.it', "dove tutti i cittadini possono presentare la loro proposta per annullare delle leggi". Il progetto del Movimento 5 Stelle è quello di abolire 400 leggi una volta al governo.
Le ‘400 leggi’ del progetto saranno abolite nei primi mesi del nuovo governo M5S. "Non ho nessun problema a dire che sono entrato in Parlamento convinto che per ogni questione servisse una legge, dopo cinque anni ne esco consapevole che questo Paese è ostaggio non della burocrazia ma delle leggi - spiega Di Maio - Noi oggi non stiamo solo lanciando un portale, ma una nuova idea di Stato dove un’impresa e i cittadini devono essere lasciati in pace per poter creare valore e portare avanti iniziative".
Secondo Di Maio, "abbiamo bisogno di non aggiungere ma di sottrarre leggi e obblighi che hanno prodotto una ragnatela in cui gli onesti restano imbrigliati e i disonesti si muovono a una rapidità impressionante. Lanciamo un portale dove tutti possono proporre una loro legge da abolire". Ci sono, rileva, "187mila atti aventi valore di legge e a questi ogni due giorni se ne aggiunge una nuova. Con questo ritmo blocchiamo il Paese".