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Coronavirus, Gualtieri: "Nessuno perderà il lavoro"

Finanze pubbliche "solide", piano sostenibile per l'Italia

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11 marzo 2020 | 11.25
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"L'autorizzazione del parlamento a elevare il Livello deficit dipenderà da quanto sarà stanziato: da 20 a 25 miliardi". Ancora prematuro indicare livello di deficit. Un conto è autorizzazione a stanziare fino a una certa cifra che potrebbe arrivare fino a 25 mld". Così il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri sulle misure del governo per l'emergenza coronavirus. "Tecnicamente è un'autorizzazione del Parlamento a stanziare fino a 20 miliardi in termini di indebitamento e fino a 25 miliardi in termini di stanziamento. Il livello di deficit dipende da quanto effettivamente sarà impiegato. La prima misura impiegherà la metà di queste risorse, l'utilizzo dell'altra metà dipenderà anche da eventuali risorse europee. E ancora presto dire il livello di deficit che verrà raggiunto", ha spiegato il ministro.

Le risorse del dl sulle misure economiche a sostegno di famiglie e imprese ammontano a "circa 12 miliardi". Il dl, dice ancora il ministro, "è la prima tappa". Gualtieri ribadisce quindi che "nessuno perderà il lavoro" per colpa del coronavirus. E' possibile che alcune misure per il contrasto degli effetti economici dell'epidemia possano essere finanziate con "risorse europee", spiega ancora, aggiungendo come gli interventi vengano fatti in una quadro di finanza pubbliche "solide" e affermando che il pacchetto in via di approvazione è sostenibile per l'Italia: "E’ possibile che alcuni interventi usufruiscano di risorse comuni europee" alleggerendo l'impatto sul bilancio dello Stato che è comunque in grado di sostenere questo sforzo", ha precisato.

Con l'autorizzazione all'ulteriore ricorso all'indebitamento per ulteriori 13,75 miliardi (pari a circa 0,8 punti percentuali) l'obiettivo programmatico di deficit potrebbe aumentare fino a 20 miliardi, "corrispondenti a circa 1,1% del pil in termini di indebitamento netto" ha detto quindi Gualtieri in audizione sullo scostamento del deficit, sottolineando che la deviazione "non mette a repentaglio la sostenibilità di lungo termine della finanza pubblica".

Nel decreto legge atteso per venerdì con le misure per contrastare gli effetti economici del coronavirus, spiegato ancora, "ci sarà una semplificazione procedurale" per lo stop dei mutui sulla prima casa fino a 18 mesi in caso di riduzione o sospensione del lavoro e una moratoria al pagamento delle rate dei prestiti bancari anche con un "parziale sostegno di garanzia statale". Il decreto legge in preparazione, ''che sarà adottato in settimana, prevedrà interventi per un ammontare di circa 12 miliardi''.

Nel, annuncia Gualtieri, "estensione della cig e aiuti famiglie". Inoltre, aggiunge, "interverremo per assicurare un sostegno al reddito per i lavoratori non coperti dalla Cassa integrazione in deroga, come gli stagionali, inclusi quelli del settore del turismo, gli autonomi, tra cui i lavoratori del settore dello spettacolo, i lavoratori a tempo determinato". Inoltre, "aiuteremo i genitori che lavorano e che si trovano in difficoltà a causa della necessaria chiusura delle scuole rafforzando il congedo parentale e contribuendo alle spese per la baby sitter", afferma.

Sul fronte degli affitti ''stiamo valutano delle misure che prendano in considerazione le possibili difficoltà nel pagare il canone mensile nei tempi previsti dal contratto'' e che queste difficoltà ''abbiano un impatto negativo sui proprietari, che devono pagare le imposte sulle rate dell'affitto che non possono riscuotere''. ''Valutiamo le possibili soluzioni tecniche a questo problema''.

Da quando il coronavirus è arrivato in Italia ''il Governo è intervenuto immediatamente con l’obiettivo di proteggere la salute dei cittadini'', ha aggiunto. ''L’obiettivo prioritario -sottolinea il ministro - è arrestare la diffusione del virus e potenziare le capacità di risposta a questa emergenza del sistema sanitario''.

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