30 metri solo negli ultimi due anni. Dal 1850 il fronte si è ritirato di 2,7 km
Il ghiacciaio Mer De Glace, il più grande della Francia, si sta ritirando. Dal 1850 ad oggi il ghiacciaio del Monte Bianco ha perso 300 metri di spessore all’altezza della stazione Montenvers. Una perdita che ha registrato un’accelerazione dagli anni ‘90 con una riduzione di 190 metri. E se si guarda solo agli ultimi due anni (2022-2023), il ghiacciaio ha perso ben e 30 metri di spessore. Lo rilevano i primi dati diffusi dalla campagna Carovana dei ghiacciai 2024 di Legambiente.
Il monitoraggio dello stato di salute dei ghiacciai alpini parte proprio dal ghiacciaio per eccellenza, la Mer De Glace, il cui fronte ha registrato un ritiro di oltre 2,7 km dalla fine della Piccola Età Glaciale (Peg, anno 1850). Oggi la superficie occupata dal ghiacciaio Mer De Glace è scesa sotto i 30 kmq, un'area che rappresenta comunque il doppio della superficie del ghiacciaio dell’Adamello, il più grande in Italia. Sul ghiacciaio francese, da decenni si registra anche un progressivo aumento della copertura detritica, ossia di frammenti rocciosi che affiorano o si accumulano sulla superficie del ghiacciaio per effetto della sua contrazione e per l’aumento dei crolli di roccia dalle pareti circostanti. Nel contempo, si registra una instabilità delle morene e delle pareti rocciose della valle, con ripetuti crolli.
Secondo gli studi di Deline e Ravanel, dal 1930 ad oggi a fronte di un aumento di 1,7°C di temperatura c’è stato un recente aumento di crolli di pareti rocciose nel settore del Monte Bianco: ben 12 crolli in media all’anno nell’intervallo nel 2000-2010 mentre nell’intervallo 1940-1950 i crolli in media erano solo cinque all’anno. In particolare, nella zona del Drus e delle Aiguilles de Chamonix , sul totale dei crolli avvenuti dalla fine della Peg più di 85% sono stati registrati dagli anni 1990 fino ad oggi, in appena 3 decenni.