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A Roma master su finanza islamica: mercato da 3,5 trilioni dollari

AFP PHOTO / Daniel Leal-Olivas - AFP
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21 febbraio 2018 | 11.44
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Sukuk o Takaful, Musharakah e Ijarah. Questi termini, ai più sconosciuti, rappresentano soltanto alcune tra le tante fattispecie giuridiche che caratterizzano la cosiddetta finanza islamica, un mercato in continua espansione che, in una manciata di anni (2022), potrebbe raggiungere un volume d’affari di circa 3,5 trilioni di dollari. Si tratta di prodotti ad hoc, diversi dalle comuni obbligazioni o BoT, creati per venire incontro a specifici divieti contenuti nel Corano, che impedisce la speculazione finanziaria in quanto tale e l'applicazione di tassi di interesse e la realizzazione di profitti basati su una eccessiva incertezza.

E proprio perché, per intercettare i bisogni e le risorse che ruotano attorno a questo mondo, è necessario una specifica formazione giuridica e finanziaria, in grado di districarsi nel complesso mondo di regole e divieti che la finanza islamica impone, l'International Chamber of Commerce (Icc) Italia ha organizzato, nella sua sede a Roma, un master ad hoc.

Il master è destinato a professionisti del settore legale, bancario, assicurativo e finanziario, nonché a diplomatici o imprenditori che intrattengano relazioni con i Paesi islamici. Tra i docenti il ‘fondatore’ della finanza islamica in Italia, il professore di diritto privato comparato dell’Università della Campania, Gianmaria Piccinelli, e Federica Periale, avvocato con esperienza nel project financing a livello internazionale nel settore delle infrastrutture e delle rinnovabili.

"A decretare la strategicità di un master in finanza islamica, così come lo abbiamo concepito - spiega il presidente di Icc Italia, Ettore Pietrabissa - sono proprio i numeri attuali, così come le previsioni future di crescita dei volumi d’affari e delle opportunità di mercato. L’obiettivo di ICC Italia infatti - continua Pietrabissa - è quello di fornire ad aziende e professionisti strumenti normativi, linee guida, best practice ed eventuali criticità per affrontare al meglio le opportunità professionali. E fornire loro una rete di servizi sempre aggiornati e competitivi, per rispondere alle sfide della concorrenza e dell’internazionalizzazione".

L’Italia non può certo continuare a restare indietro rispetto a quanto già fanno Gran Bretagna, la prima a investire nella finanza islamica, Germania e Francia. Si tratta infatti di un mercato dall’enorme potenziale. Secondo alcune stime, il risparmio dei soli musulmani che vivono in Italia sfiora i 6 miliardi di euro, a cui andrebbero aggiunti gli investimenti dall'estero. Il sistema islamico di intermediazione finanziaria fa registrare tassi di sviluppo del 15-20% l'anno.

Diventa dunque strategico, per i Paesi e per gli operatori finanziari, salire sul treno in corsa per cogliere le opportunità di crescita e investimenti. Nel 2018, prevede il vice direttore generale di Moody’s Christian de Guzman, l’ammontare del mercato relativo ai soli Sukuk, i bond islamici che rappresentano uno degli strumenti più comuni della loro finanza, sarà pari a 148 miliardi di dollari.

"Il nostro Paese - rivela Andrea Borroni, professore di diritto commerciale internazionale presso l’università della Campania e docente di uno dei corsi del master - già sconta un colpevole ritardo di 10 anni rispetto a chi, come la Gran Bretagna da tempo ha investito nel settore. Loro hanno intuito il potenziale mercato, cambiato ‘quattro’ leggi e inviato i migliori esperti a studiare la finanza Sharia-compliance. In Italia invece - prosegue Borroni - come è accaduto in altre occasioni non siamo stati in grado di fare sistema, lasciando spazio solo a iniziative sporadiche".

Il master, nelle intenzioni di Icc Italia, vuole invertire questa tendenza, insegnando non solo il know-how giuridico necessario per fare operazioni finanziarie che non infrangano le regole del Corano, ma promuovendo la cultura e la conoscenza della mentalità imprenditoriale ed economica di istituzioni, aziende e privati di religione islamica. "A partire - aggiunge con un velo di ironia il docente Borroni - da una semplice stipula di un mutuo per acquistare una casa".

Il master in Finanza islamica si articola in quattro moduli, per un totale di 40 ore, nel corso di quattro fine settimana (11-12 maggio, 18-19 maggio, 8-9 giugno, 15-16 giugno). Tutte le informazioni sul master sono disponibili sul sito di Icc Italia.

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