'Figlia d'arte' dei due astrofisici Giovanni Bignami e Patrizia Caraveo, la scienziata all'Adnkronos: "Dopo la morte del mio papà ho trasbordato in queste pagine i miei ricordi più belli"
Essere figlia di uno scienziato può essere un'esperienza "dura ed esilarante", se poi il papà è Nanni Bignami - uno degli astrofisici italiani più noti nel mondo e a capo prima dell'Asi e poi dell'Inaf - la vita di una figlia può diventare tanto 'esplosiva' da doverla per forza raccontare. E se poi ancora si è, come dire, 'figlia d'arte' a tutti gli effetti perché anche la mamma Patrizia Caraveo è un'astrofisica ben nota sul piano internazionale - allora ne viene fuori un racconto "esilarante e commovente" che Giulia Bignami ha raccolto e trasportato ne "La zattera astronomica" (ed. Baldini+Castoldi", il suo primo libro approdato oggi in tutte librerie italiane. Non a caso anche lei scienziata, chimica e ricercatrice clinica a Edimburgo dove si è trasferita da anni, Giulia Bignami ha preso 'carta e penna' e ha trovato così "il modo migliore per essere 'traghettati' attraverso una serie di ricordi ed esperienze per sopravvivere a un papà scienziato" svela l'autrice ricostruendo con l'Adnkronos alcuni dei momenti più "incredibili e fantastici" condivisi con suo padre, l'accademico di lincei scomparso improvvisamente a Madrid il 24 maggio del 2017.
"E' un libro che avevo in testa da un po' di tempo, tutti i ricordi di cui parlo sono quelli che avevo di me e papà fin da quando ero piccola. Ma forse il lockdown mi ha dato il tempo e la spinta per iniziare a scrivere" sottolinea la giovane chimica italiana che ha scelto di mettere sul retro del suo libro una caricatura di Nanni Bignami "appassionato come pochi di formaggi ..... molto, molto stagionati, capaci quasi di 'camminare da soli'" scherza l'autrice. Nella sua prefazione al libro, lo scrittore Massimiliano Parente ritiene il lavoro di Giulia Bignami un racconto "esilarante, commovente, dissacrante, il racconto di un'infanzia scientifica irresistibilmente tragicomica" . E "la verità é che ho voluto condividere l'aspetto un po' folle di mio padre e il mio rapporto con lui" spiega Giulia Bignami che nel suo romanzo di formazione, saggio pop e irriverente racconto di vita, svela come ci si trova a sei anni a sapere cantare come stella di neutroni, o a fare gare di caccia ai satelliti nelle notti estive.
Nella sua vita di figlia di due astrofisici - lei stessa chimica stimata impegnata però in Scozia piuttosto che nel suo Paese che "non pensa troppo a mantenere in casa gli investimenti in formazione che fa sui suoi giovani" - Giulia Bignami si è trovata talvolta a pranzo con un'astronauta, talvolta a cena con un Premio Nobel, talvolta ancora a girovagare nei lunghi "corridoi dell'Accademia dei Lincei fra mummie e lasagne". "Papà era una figura pubblica scientifica molto conosciuta, è stato politicamente impegnato, era una figura molto nota al grande pubblico perché, tra l'altro, noto divulgatore scientifico, ha lavorato anche con Piero Angela in Tv. Ma nel libro -rivela- racconto la parte inedita, divertente, ironica del mio papà. E lo racconto con i miei occhi di figlia".