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Violenza sessuale, indagini su figlio La Russa si concentrano su testimonianze e telefoni

Lunedì, a quanto si apprende, la 22enne che ha sporto denuncia sarà ascoltata dai magistrati

Fotogramma
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08 luglio 2023 | 10.26
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Testimonianze di quanto accaduto la sera del 18 maggio scorso, ma anche la trascrizione delle conversazioni, con un'amica, conservate nel telefono della presunta vittima. Parte da qui l'indagine sul fascicolo che vede indagato a Milano Leonardo La Russa, figlio del presidente del Senato Ignazio La Russa, con l'accusa di violenza sessuale.

Oltre che dalla ragazza che ha denunciato lo stupro, che potrebbe essere ascoltata lunedì dai pm titolari del fascicolo, anche da qualche avventore del locale (club a cui si accede con una tessera da socio, ndr) dove i due ex amici del liceo si sono rivisti dopo anni per caso, potrebbero arrivare elementi utili.

Se la prossima settimana inizierà l'analisi delle riprese delle telecamere di quella sera, resta da identificare l'amico di Leonardo che avrebbe partecipato alla serata e che, secondo quanto riferito in denuncia, avrebbe avuto un rapporto con la 22enne che di quella sera non ricorda nulla, se non di essersi svegliata nuda nel letto di Leonardo. La sua posizione potrebbe modificare il capo di imputazione: se fosse anche lui accusato di violenza sessuale, il reato si aggraverebbe perché diventerebbe violenza "di gruppo" su una donna in stato di incoscienza.

Secondo quanto riferito dalla ragazza, uscita dall'appartamento di La Russa annota l'indirizzo del condominio e prende la metro. In lacrime telefona alla madre che a casa la convince a recarsi alla Mangiagalli, la clinica con servizio anti violenze, dove le vengono riscontrate un'ecchimosi al collo e una ferita ad una coscia. Risulta positiva alla cocaina assunta prima della discoteca e nel sangue viene rilevata la presenza di benzodiazepine, per aver preso un ansiolitico, oltre che di cannabinoidi. Saranno necessarie analisi supplementari per capire la concentrazione di queste sostanze e se la ragazza possa essere stata 'drogata' con un drink, come emerge dalla denuncia.

Tutti elementi finiti sul tavolo del pm di Milano Rosaria Stagnaro e dell'aggiunto Letizia Mannella. Le accuse vengono respinte con forza dall'avvocato di Leonardo La Russa: "Non c'è stata nessuna violenza".

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