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Nubifragio a Milano, Seveso esonda. Sala: "Bomba d'acqua ma allerta era gialla"

Milano in tilt per un bomba d'acqua in zona Niguarda: strade chiuse e sottopassi allagati. A Meda è esondato il fiume Tarò. A22 del Brennero chiusa per frana. Due donne ferite nel bolognese

Milano allagata - (Fotogramma)
Milano allagata - (Fotogramma)
31 ottobre 2023 | 07.44
LETTURA: 8 minuti

Un violento nubifragio mette in ginocchio Milano, che vive una mattinata da incubo oggi 31 ottobre 2023. Le abbondanti piogge, cominciate nella notte hanno portato intorno alle 6 a far esondare il fiume Seveso, mentre il Lambro resta sorvegliato speciale. Nel monzese, a Meda è esondato il fiume Tarò. Ancora in vigore in Toscana l'allerta gialla fino a questa sera per vento forte e mareggiate sulla costa centrale.

Il sindaco Sala: "Città colpita da bomba d'acqua"

"Questa notte la nostra città è stata colpita da una 'bomba d'acqua' di notevoli dimensioni" ha scritto il sindaco di Milano Beppe Sala sui social. "L'ultimo evento paragonabile risale al 2014. Segnalo che ieri sera era stata diramata dalla Protezione Civile regionale un'allerta gialla, quindi, in teoria, non preoccupante. Non è certo un'accusa, ma la constatazione di quanta imprevedibilità ci sia nelle condizioni meteorologiche".

"L'evento è durato circa sei ore e ha portato a un flusso di acqua sulla città di 60/70 m³ al secondo, a fronte di una capacità di assorbimento delle nostre tombinature di circa 40 m³ al secondo. Fra un mese avremo a disposizione la vasca di Bresso, avrebbe aiutato molto", ha aggiunto nel post Sala. Il sindaco ha elencato i danni causati del maltempo, come "numerosi problemi sulla circolazione stradale, ora in normalizzazione, nella zona nord; una galleria della metropolitana M3 allagata (la linea non è ancora completamente funzionante); acqua e fango sulle strade e anche in box e scantinati (stiamo intervenendo con le nostre forze e con il supporto dei Vigili del Fuoco); alcune scuole interessate da problematiche varie; sei cabine di Unareti allagate (circa 3mila utenti interessati); guasti sulle centrali termiche di alcune case popolari (in particolare a Quarto Oggiaro e Niguarda); qualche albero caduto".

"Da questa notte stiamo lavorando con grande intensità, ora favoriti da condizioni meteo migliori. Queste condizioni dovrebbero rimanere tali fino a giovedì, poi potrebbe esserci un nuovo sensibile peggioramento. Io e il mio team saremo in ufficio o per le strade cittadine fino a quando la situazione non si normalizzerà".

Milano e Lombardia, giornata da incubo

Oltre 170 gli interventi fatti dai vigili del fuoco per allagamenti di strade, sottopassi e scantinati di edifici in Lombardia. A Milano è stata la zona di Niguarda, quella lungo la linea del fiume Seveso esondato, a registrare le criticità maggiori - e non nuove - a Milano con alcune strade trasformate in fiumi e la rabbia di chi da tempo attende soluzioni definitive con le vasche di laminazione, il sistema anti-alluvioni promesso da anni. Liberato il sottopasso Rubicone, mentre Negrotto e Testi risultano ancora allagati. Tanti gli interventi dei vigili del fuoco, ma oltre ai disagi non si registrano situazioni di imminente pericolo. Il Comune su 'X' riferisce che "pattuglie della Polizia Locale hanno chiuso le strade allagate. Presenti anche le squadre di Protezione civile".

E l'esondazione del Seveso si fa sentire anche sul fronte Atm, le linee dei tram del servizio cittadino subiscono variazioni, mentre alcune uscite della stazione M1 sono chiuse. A preoccupare non è solo il Seveso: le piogge che continuano potrebbero far esondare anche il Lambro e le raffiche di vento che si stanno alzando potrebbero far cadere alcuni alberi, già messi a dura prova dalla bomba d'acqua e dal vento dello scorso luglio.

Intorno alle 6.30 il fiume Seveso ha toccato i 2,92 metri a Cesano Maderno, 2,41 a Palazzolo, 2,70 metri a Ornato, per toccare i 3,07 a Valfurva. Osservato speciale anche il Lambro che nel quartiere Feltre segna 2,44 metri e 1,04 metri invece a Peregallo.

Una imponente ondata di maltempo si è abbattuta sulla città di Lecco e i suoi dintorni. La pioggia si è abbattuta dalle 4 di questa mattina sulla città, provocando allagamenti e caduta di alberi. La centrale dei vigili del fuoco di Lecco, insieme a tutti i distaccamenti volontari, sono attivi sul territorio provinciale; le zone maggiormente colpite sono il lecchese, la Brianza e il meratese.

A Brescia, a causa del raggiungimento del livello di guardia della diga di Dazarè sul lago d’Idro, alla mezzanotte è stata disposta l’apertura delle chiuse per mantenere le condizioni di sicurezza della struttura. In previsione di una possibile esondazione del fiume Caffaro sono state evacuate 250 persone a Bagolino e 100 persone a Ponte Caffaro. In giornata proseguirà il monitoraggio dell’area.

Il sindaco di Milano Beppe Sala

Emilia-Romagna: cade albero a Pianoro, nel Bolognese, due donne ferite

Due donne sono rimaste lievemente ferite a Pianoro, nel Bolognese, a seguito della caduta di un albero, forse per il maltempo. E' accaduto questa mattina presto e sono intervenuti i vigili del fuoco, i Carabinieri e il 118. Le due donne sono state trasportate in ospedale in codice 2. Non sono in pericolo di vita.

Raffiche di vento in Toscana

Il maltempo ha colpito anche altre regioni del Centro-Nord. In Toscana, allerta per "raffiche fino a 100km/h, a Marina di Pisa 90km/h. Prestiamo attenzione!", scrive il presidente della Regione, Eugenio Giani, sui social.

Dalle prime ore di questa mattina i vigili del fuoco di Lucca stanno intervenendo in Versilia per il forte vento che ha colpito dalle 8:30 alle 9:00 circa i comuni di Viareggio e Camaiore. Nel comune viareggino, in particolare, il vento ha danneggiato alberi, insegne e coperture dei tetti e un albero è caduto su un'auto dove all'interno c'era una persona, la quale è stata affidata alle cure del 118 dopo esser stata estratta dai vigili del fuoco. E' stato quindi necessario instituire un punto di comando localizzato sul posto per meglio coordinare gli interventi.

A Pisa un dissesto statico ha provocato il crollo parziale del tetto di un edificio del centroe due famiglie sono state evacuate perché le loro abitazioni sono risultate inagibili. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno messo in sicurezza l'immobile.

Alberi caduti e danni d'acqua in Veneto

Dalle 20 di ieri sera sono stati più di 80 gli interventi dei vigili del fuoco fatti per il maltempo che ha interessato il Veneto, in particolare le province di Belluno, Venezia e Treviso. A Belluno i vigili del fuoco hanno effettuato più di 30 interventi per alberi abbattuti, smottamenti e danni d’acqua. In provincia di Treviso svolti oltre 20 interventi per la rimozione di alberi e rami pericolanti nella capoluogo di provincia, Silea e Roncade. Nel comune di Carbonera si è verificato il distacco totale della copertura di un capannone agricolo di 300 metri, quadrati adibito a deposito per mezzi agricoli. In corso le verifiche per la messa in sicurezza e le verifiche sui tetti di alcune abitazioni. Più di 20 gli interventi anche nel veneziano per alberi pericolanti e danni d’acqua.

A22 Autostrada Brennero chiusa al valico per frana in Austria

L'autostrada del Brennero è chiusa verso nord al confine di Stato, a seguito di una frana che si è abbattuta nella notte sull'arteria in territorio austriaco. La provincia di Bolzano riferisce sul sito web che tra Bressanone e Vipiteno c'è una coda di mezzi pesanti. Nelle scorse ore un'ondata di maltempo ha colpito il Trentino Alto Adige.

Emilia Romagna, superata fase critica a Parma e Piacenza

E' stata superata la fase più critica delle emergenze di ieri legate al maltempo nel Parmense e Piacentino. Come fa sapere la Regione Emilia Romagna, superata la fase di emergenza, "stanno rientrando le criticità causate dalle piogge intense e dai temporali delle scorse ore, che avevano portato a ruscellamenti di versante e all’innalzamento dei livelli dei corsi d’acqua".

"Nel parmense, per garantire il deflusso della piena in sicurezza è stata fondamentale la cassa di espansione del torrente Parma che ha invasato 8 milioni di metri cubi d’acqua. Nella mattinata di oggi erano ancora presenti 6 milioni di metri cubi quando è iniziato il rilascio che porterà allo svuotamento nelle prossime 20 ore al massimo - sottolinea la Regione - Transiteranno dalla cassa 250 mc/s, a fronte del picco in entrata registrato ieri di 750 mc/s".

Oggi, per fare il punto della situazione la vicepresidente della Regione con delega alla Protezione civile, Irene Priolo, ha partecipato in mattinata prima alla riunione del Centro Coordinamento Soccorsi di Parma, poi a quello di Piacenza. “Nelle scorse ore si è svolto un grande lavoro di squadra, con il coinvolgimento di tutte le istituzioni e dell’intero sistema di protezione civile - spiega la vicepresidente della Regione con delega alla Protezione civile, Irene Priolo - Si sono verificati eventi meteo importanti e, per fronteggiarli, si sono rivelati determinanti le fasi di allertamento, gli investimenti in tema di sicurezza del territorio già attuati e il bagaglio di conoscenze accumulato dopo gli eventi importanti del 2014 e del 2015. Due elementi che hanno permesso di gestire al meglio l’emergenza, così come determinante è stata la professionalità e la competenza di tutte le forze in campo”.

Nel parmense ieri la piena del torrente Parma è transitata a Colorno con un margine franco significativo di 2 metri. Nella notte è stata, comunque, evacuata la golena in località Copermio, a valle di Colorno, dove sono presenti alcune abitazioni. Oggi è prevista la revoca dell’ordinanza di evacuazione. La golena a monte di Colorno ha invece svolto funzioni di laminazione. In Appennino prosegue il monitoraggio delle situazioni di dissesto idrogeologico. La situazione più grave riguarda il crollo del ponte sul torrente Sporzana, a Ozzanello, in comune di Terenzo.

Quanto alla situazione nel Piacentino, sono tutte rientrate nelle loro abitazioni, nella giornata di oggi, le 25 famiglie evacuate in provincia di Piacenza, tutte residenti nella Valle del Nure. Condizioni un po’ più critiche in Appennino per piccole frane e smottamenti che hanno provocato la chiusura di strade, con conseguenze soprattutto sulla viabilità minore, sia nel territorio di Piacenza che nel parmense. Attualmente si sta lavorando per ripristinare la viabilità già nelle prossime ore, in particolare per garantire i collegamenti con alcune frazioni del comune di Ferriere isolate o semi isolate (Cattaragna, Castagnola, Casaldonato).

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