Il nuovo post dopo quello nel quale affermava di sapere "per certo" che gli ex Nar Fioravanti, Mambro e Ciavardini "non c’entrano nulla". Annullato evento in Calabria dopo le polemiche
"Ho detto quello che penso senza timore delle conseguenze. Se dovrò pagare per questo e andare sul rogo come Giordano Bruno per aver violato il dogma, ne sono orgoglioso". Lo scrive su Facebook Marcello De Angelis, responsabile della comunicazione istituzionale della Regione Lazio, dopo le polemiche nate per un post da lui scritto sulla strage di Bologna in cui affermava di sapere "per certo che con la strage di Bologna non c’entrano nulla Fioravanti, Mambro e Ciavardini".
"Come ogni libero cittadino di questa Nazione - afferma De Angelis nel nuovo post - ho esercitato il diritto di esprimere la mia opinione su un evento solstiziale della nostra storia, fondata su decenni di inchiesta svolta come giornalista e parlamentare. E certo, non lo nego, animato dalla passione di chi ha avuto un fratello morto, vittima di uno degli accertati depistaggi orditi per impedire l’accertamento della verità, con l’utilizzo della falsa testimonianza del massacratore del Circeo Angelo Izzo. E quindi con il diritto personale e familiare di chiedere di approfondire ogni analisi finché non sia dissipato qualunque dubbio", conclude.
Al fine di evitare ogni polemica e strumentalizzazione di alcun genere, l’evento previsto per questa sera è annullato. Continuiamo a credere nel valore del pluralismo e rifiutiamo ogni accostamento ad ogni estremismo di qualsiasi estrazione o colore". Così su Facebook gli organizzatori del Panta Festival, che annunciano l'annullamento dell'evento di Montauro, in Calabria, a cui avrebbe dovuto partecipare Marcello De Angelis in seguito alle polemiche: "Ribadiamo l’intento del #PANTAFestival che è quello di diffondere #arte, #cultura e #socialità in un clima di #serenità".