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Strage Bologna, ira Bonaccini: "De Angelis ignobile". Opposizione chiede dimissioni

Il presidente della Regione Emilia Romagna: "Venga a dirle a Bologna queste cose. Guardando negli occhi i famigliari delle vittime della strage fascista". Pd, Avs, Iv-Azione e M5S chiedono le dimissioni

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06 agosto 2023 | 10.45
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"Ignobile e bugiardo". Così il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, definisce Marcello De Angelis, postando un articolo che riporta le dichiarazioni fatte dal responsabile della comunicazione istituzionale della Regione Lazio sulla strage di Bologna ("so per certo che con la strage di Bologna non c’entrano nulla Fioravanti, Mambro e Ciavardini", aveva affermato De Angelis). "Venga a dirle a Bologna queste cose. Guardando negli occhi i famigliari delle vittime della strage fascista del due agosto", commenta Bonaccini.

OPPOSIZIONE CHIEDE LE DIMISSIONI

"Quanto scritto da Marcello De Angelis, che oggi non è un semplice cittadino ma è portavoce della comunicazione istituzionale della Regione Lazio, sul proprio profilo facebook è grave e inaccettabile. Un tentativo di riscrivere la storia della strage di Bologna nonostante una verità giudiziaria scritta nero su bianco. Chiediamo al Presidente Rocca di prendere le distanze e a De Angelis di fare un passo indietro: chi scrive certe cose non può guidare la comunicazione della nostra Regione", scrivono Daniele Leodori, segretario Pd Lazio e Mario Ciarla, capogruppo Pd alla Pisana.

"Non è ancora arrivata la distanza del presidente della Regione Lazio Rocca dalle affermazioni del suo portavoce che sono di una gravità inaudita, non solo perché ha messo in discussione le sentenze dei tribunali italiani, che rispetto alla strage di Bologna hanno appurato chiaramente le piste neofasciste e loggia P2, ma ancor più grave è che abbia detto che magistrati e istituzioni mentono. Dichiarazioni che arrivano dopo alle affermazioni del Presidente della Repubblica Mattarella, durante la commemorazione dell’anniversario della strage, sulla chiara matrice neofascista". Così in una nota Angelo Bonelli co-portavoce di Europa Verde e deputato di AVS, che spega: "Non capiamo come questa persona possa continuare a fare il portavoce del presidente della Regione". "Se questo Marcello De Angelis è a conoscenza di fatti nuovi e rilevanti - avverte quindi Bonelli- vada in Procura. E comunque aspettiamo che il Presidente Rocca lo destituisca immediatamente dall’incarico perché è inutile pensare che il De Angelis abbia la decenza di dimettersi".

"Quanto dichiarato ieri dal portavoce della Regione Lazio Marcello De Angelis sulla strage di Bologna è gravissimo e inaccettabile". Lo dichiarano in una nota Marietta Tidei e Luciano Nobili, consiglieri regionali di Azione-Italia Viva. "Si tratta di considerazioni inconcepibili sul piano storico, che negano la matrice neofascista dell’attentato accertata dalle sentenze e allo stesso tempo rappresentano un attacco inaccettabile nei confronti del Capo dello Stato, che proprio pochi giorni fa si era espresso con parole inequivocabili sulla vicenda. Nell’esprimere la nostra vicinanza ai familiari delle vittime della strage - concludono Tidei e Nobili - riteniamo doveroso e indispensabile che il presidente Rocca prenda in maniera netta e chiara le distanze dalle posizioni del suo portavoce".

“Le parole di Marcello De Angelis sono inaccettabili. Negare la matrice neofascista della strage di Bologna e una verità giudiziaria che diverse sentenze hanno appurato è già di per sé grave, diventa gravissimo quando a scrivere tali affermazioni è il portavoce del presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca. Se De Angelis è a conoscenza di elementi in grado di riscrivere la storia che ha visto condannato suo cognato Luigi Ciavardini, insieme a Mambro, Fioravanti e Cavallini, per l’ignobile atto terroristico, vada a riferire ai magistrati, in caso contrario taccia quantomeno per dovere istituzionale. Nel frattempo ci aspettiamo che il Presidente Rocca prenda le distanze e rimuova De Angelis dal suo incarico”. Così in una nota il Gruppo M5S alla Regione Lazio.

"L'attentato di Bologna è stato un attacco efferato della destra neofascista legata ai più occulti ambienti antidemocratici. Questa è la verità giudiziaria, politica e morale oramai patrimonio del Paese, che nessun tentativo revisionista può confutare. Rocca allontani immediatamente chi ha mostrato disprezzo per 85 innocenti e oltre 200 feriti: quelle non sono opinioni ma falsità". Così Matteo Richetti, capogruppo di Azione-Italia Viva alla Camera dei Deputati.

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