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Processo Ruby ter, Berlusconi assolto. La sentenza: nessuna corruzione

Il leader di Fi era accusato di aver pagato le ospiti di Arcore per mentire durante i processi Ruby1 e 2. Assolti anche gli altri 28 imputati. Pm: "Prima motivazioni, poi valuteremo ricorso"

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15 febbraio 2023 | 12.41
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Silvio Berlusconi è stato assolto dall’accusa di corruzione in atti giudiziari nel processo milanese Ruby ter. Lo hanno deciso i giudici della settima sezione penale del tribunale di Milano dopo una camera di consiglio durata circa 2 ore.

La sentenza chiude un processo durato sei anni in cui la procura di Milano accusa il leader di Forza Italia di aver pagato - a partire dal novembre 2011 e fino al 2015 - circa 10 milioni di euro alle giovani ospiti di Arcore per essere reticenti o mentire durante i processi Ruby e Ruby bis sulle serate di villa San Martino. Un’accusa da cui l’ex premier si è sempre difeso parlando di “generosità” per ricompensare chi si è visto rovinare la vita da un’inchiesta giudiziaria presto esplosa sulla stampa.

Con Berlusconi i giudici della settima sezione penale hanno assolto tutti i 28 imputati, tra cui Ruby, l’ex compagno Luca Risso e le 20 'olgettine' accusati, a vario titolo, di falsa testimonianza e corruzione in atti giudiziari.

LE MOTIVAZIONI - Le olgettine andavano ascoltate in veste di indagate e non di testimoni, questo 'errore' della procura fa venire meno sia la falsa testimonianza che la corruzione in atti giudiziari. Questa in sintesi la motivazione con cui i giudici della settima sezione penale del tribunale di Milano hanno assolto Berlusconi e gli altri 28 imputati. "La falsa testimonianza può essere commessa solo da chi legittimamente riveste la qualità di testimone. Se viene assunto come 'testimone' un soggetto che non poteva rivestire tale qualità perché sostanzialmente raggiunto da indizi per il reato per cui si procede o per altro ad esso connesso, la possibilità di punirlo per dichiarazioni false - spiegano i giudici - è esplicitamente esclusa". La corruzione in atti giudiziari "sussiste solo quando il soggetto corrotto sia un pubblico ufficiale. Per giurisprudenza costante, la persona che testimonia assume un pubblico ufficio e le Sezioni Unite della Cassazione hanno chiarito che il giudice chiamato ad accertare la fattispecie correttiva deve verificare se il dichiarante che si assume essere stato corrotto sia stato o meno correttamente qualificato come testimone", si spiega.

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"Poiché le persone chiamate a rendere dichiarazioni nei processi Ruby 1 e Ruby 2 andavano correttamente qualificate come indagate di reato connesso e non testimoni, non solo non è configurabile il delitto di falsa testimonianza ma neppure il reato di corruzione in atti giudiziari, mancando la qualità di pubblico ufficiale (nella specie testimone) in capo al 'corrotto'. Se il soggetto che si assume come corrotto non può qualificarsi come pubblico ufficiale e dunque manca un elemento costitutivo del delitto corruttivo, giuridicamente quest'ultimo non può sussistere nemmeno nei confronti dell'ipotizzato corruttore, nel caso di specie Berlusconi. Infatti, la corruzione in atti giudiziari presuppone necessariamente un accordo tra il pubblico ufficiale corrotto e il corruttore". Nessuna condanna quindi per Iris Berardi, Barbara Faggioli, le gemelle De Vivo, Francesca Cipriani, Marystell Polanco e le altre ragazze ospiti delle serate di Arcore.

Per analoghe ragioni, di carattere esclusivamente giuridico, sono stati assolti anche l'ex avvocato di Ruby, Luca Giuliante (accusa di corruzione) e l'ex fidanzato Luca Risso (falsa testimonianza e riciclaggio) accusati di reati che "presuppongono la sussistenza di un reato che non sussiste, la corruzione in atti giudiziari attribuita a El Mahroug". Risso, inoltre, non poteva essere sentito come testimone. Infine, è stata pronunciata assoluzione per il delitto di false informazioni contestato a Luca Pedrini (la procura aveva chiesto l'assoluzione), per le false testimonianze ascritte al giornalista Carlo Rossella nonché per l'ipoti di favoreggiamento alla prostituzione contestato a Aris Espinosa "perché dagli atti è emersa con evidenza 'insussistenza del fatto". Per l'imputazione di calunnia contestata a Roberta Bonasia e le false testimonianze di cui erano accusati Simonetta Losi, l'esponente politica Maria Rosaria Rossi e Giorgio Puricelli "ha prevalso l'estinzione del reato per prescrizione".

LA PROCURA - "Non c'è amarezza, è il nostro sistema giudiziario, noi abbiamo lavorato con profonda convinzione e le prove dal nostro punto di vista conducevano assenza alcun dubbio a fatti di corruzione. Restiamo convinti delle false testimonianze e della corruzione", afferma il procuratore aggiunto di Milano Tiziana Siciliano sulla sentenza che ha assolto tutti gli imputati.

"Prima fateci leggere le motivazioni, poi decideremo che cosa fare. Sono assolutamente certa che i giudici hanno fatto il loro lavoro perbene, che avranno studiato le carte tanto quanto noi e sono arrivati a conclusioni diverse. Siccome non sono le mie, né quelle del collega Luca Gaglio, sarà molto interessante leggerle", afferma quindi la pm.

RUBY - "Ho fatto bene a credere nella giustizia", le prime parole di Karima El Marough (Ruby) dopo la sentenza. "Questa assoluzione è una grandissima liberazione, questi anni sono stati un macigno, ho vissuto perdendo la mia identità e senza sentirmi mai giusta. Ero una ragazzina, andavo protetta". E annuncia il suo debutto letterario con il libro 'Karima' in cui racconta la sua storia. "Da domani inizia la mia nuova vita senza processi, avvocati e tribunali, smetto di venire in queste aule che mi hanno sempre fatto tanta paura. Da domani inizio a vivere".

MARYSTELL POLANCO - "Sono stata assolta e vorrei che tante persone si vergognassero di tutta la mer... che ci hanno buttato addosso". Così Marystell Polanco commenta l'assoluzione nel processo Ruby ter. "Sono felice e ho ancora voglia di dire tante cose ma mi voglio godere questo momento. Silvio Berlusconi è stato attaccato anni e ha avuto una vita molto difficile perché se la sono presa con lui. Io come le altre siamo state trattate come dei numeri. Proprio a nessuno è fregato delle nostre vite", afferma. "A Berlusconi posso solo dire che Dio esiste, che è una persona di grande cuore e che nella vita tutto torna. Gli auguro possa avere ancora tanti anni di vita davanti, ma soprattutto di godersi di questo momento perché lo hanno attaccato" aggiunge l'ex showgirl, oggi madre felice: "Sono orgogliosa della donna che sono".

MARIA ROSARIA ROSSI - "Nessuno potrà mai restituirci gli anni di ingiustizia subiti e di sofferenza nostra e di chi ci sta accanto, ma oggi è il momento del sollievo e della gioia, ed io sono felice per me ovviamente ma per il Presidente Berlusconi soprattutto. Ci sarà tempo per tutto il resto", commenta all'Adnkronos l'ex senatrice di Forza Italia Maria Rosaria Rossi commenta il proprio proscioglimento e l'assoluzione di Silvio Berlusconi.

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