E' morto il nigeriano di 36 anni, aggredito ieri in via XX Settembre a Fermo. Emmanuel Chidi Namdi era ospite del seminario arcivescovile. Sul caso ha effettuato le indagini la polizia, che dopo l'aggressione ha denunciato un 40enne del posto, ultras di una squadra locale, a piede libero. Con il decesso del 36enne, ora la posizione del 40enne potrebbe cambiare ed è al vaglio della procura.
Nella colluttazione di ieri sarebbe stato usato anche un cartello stradale, ma gli investigatori della polizia stanno cercando di ricostruire l'esatta dinamica dei fatti.
Secondo quanto hanno raccontato alcuni testimoni, alla base della colluttazione ci sarebbero insulti a sfondo razzista. Il nigeriamo avrebbe reagito dopo essere stato insultato dal 40enne e sarebbe poi stato ridotto in fin di vita. Nel pomeriggio il decesso.
Domani alle 10, presso la Prefettura di Fermo, il ministro dell'Interno Angelino Alfano presiederà il comitato provinciale per l'Ordine e la Sicurezza pubblica.
"Suscita sgomento e indignazione - si legge in una nota della presidente della Camera Laura Boldrini - la notizia del richiedente asilo nigeriano pestato a morte a Fermo. Un uomo che era venuto via dal suo Paese per scampare alla ferocia dei terroristi di Boko Haram ha perso la vita qui da noi, in Italia, sotto i colpi dell'odio razzista e xenofobo".
"Mi addolora ancor di più che questo fatto orribile sia avvenuto nella mia Regione, che è sempre stata terra di solidarietà e di accoglienza. Abbraccio nel modo più affettuoso la giovane compagna dell'uomo ucciso e mi auguro che dal territorio, già investito nei mesi scorsi da episodi inquietanti come gli attentati alle chiese della zona, arrivi la risposta più netta, capace di isolare ed espellere i violenti".
Sgomento e indignazione per l'uomo ucciso a #Fermo .Era scampato a #BokoHaram , è morto in #Italia per l'odio #razzista e #xenofobo
— laura boldrini (@lauraboldrini) 6 luglio 2016