Il sottosegretario alla Salute: "Obbligo vaccino ultima ratio ma non escluso, non è tabù"
Sull'estensione del Green pass, "sono convinto che alla fine la maggioranza riuscirà come sempre, come ha già fatto in passato su altri provvedimenti importanti, a trovare una sintesi, nella consapevolezza che questo strumento ci permette da un lato di proseguire il percorso di ritorno graduale alla normalità, e dall'altro di raggiungere un obiettivo importante per quanto riguarda la vaccinazione" anti-Covid "nel nostro Paese". Lo ha dichiarato Andrea Costa, sottosegretario alla Salute, a '24 Mattino' su Radio24.
"Oggi - ha confermato - ci sarà sicuramente una prima estensione dell'applicazione del Green pass per i lavoratori che operano all'interno di strutture sanitarie, delle Rsa, e delle scuole, e mi riferisco a chi si occupa di pulizie e mense. Poi il tema certamente lo riaffronteremo la prossima settimana per prevedere ulteriori estensioni". Riguardo alla possibilità che la settimana prossima il Green pass venga esteso alla totalità dei lavoratori pubblici e privati, "io credo di sì - ha risposto Costa - Questo è un obiettivo che a mio avviso dobbiamo raggiungere".
"Per quanto riguarda la pubblica amministrazione - ha precisato - io credo che dobbiamo assolutamente creare le condizioni per far tornare a lavorare in presenza i tanti dipendenti pubblici dei nostri Comuni, dei nostri enti locali, perché ritengo sia un segnale importante". In generale, ha aggiunto Costa, "dobbiamo assolutamente creare le condizioni per tornare a lavorare in presenza. Se lo smart working è stato uno strumento fondamentale nel momento più complicato del nostro Paese, io credo che oggi dobbiamo creare le condizioni per tornare a lavorare in presenza e certamente il Green pass potrà essere uno strumento efficace per raggiungere questo obiettivo".
TAMPONI
Auna domanda sull'ipotesi di tamponi Covid pagati dallo Stato, Costa a risposto: "Dobbiamo dire con assoluta chiarezza che la strada che ha scelto il Governo per uscire da questa pandemia indica come soluzione non il tampone, ma il vaccino". "Dobbiamo assolutamente fare una riflessione - ha precisato - ma sono convinto che anche per i lavoratori del privato si arriverà a raggiungere un accordo con i sindacati, con le parti datoriali, nella consapevolezza di quello che rappresenta un elemento di garanzia per i lavoratori stessi".
OBBLIGO VACCINO
"Ho sempre detto che l'obbligo vaccinale" contro Covid-19 "deve essere l'ultima ratio, l'ultima considerazione". Ma "non deve essere un tabù e mi pare che le dichiarazioni del presidente Draghi fatte qualche giorno fa vadano in questa direzione. Peraltro come Governo ci siamo già assunti la responsabilità di introdurre l'obbligo ad esempio per il personale sanitario", quindi "se sarà necessario il Governo è pronto ad assumersi anche la responsabilità" di un obbligo più esteso, ha precisato Costa.
"Io credo - ha spiegato - che dobbiamo valutare lo scenario che avremo di fronte a fine settembre, valutare i dati delle vaccinazioni e fare le dovute considerazioni. Se continuiamo a vaccinare e raggiungiamo un obiettivo importante per quanto riguarda i vaccinati, io credo che potremo fare altre valutazioni. Ma nel momento in cui ci dovesse essere un problema di raggiungimento dell'obiettivo, è chiaro che l'obbligo vaccinale per alcune categorie non mi sento assolutamente di escluderlo".
Secondo il sottosegretario, "la radicalizzazione del dibattito non porterà a risultati positivi". Serve "fiducia nella scienza e fiducia nei cittadini che hanno dimostrato grande senso di responsabilità" e "grande disponibilità nei confronti del vaccino", ha rimarcato Costa, ricordando che "la vaccinazione nel nostro Paese sta andando molto bene: oltre l'82% ha ricevuto la prima dose e il 74% ha completato il ciclo di vaccinazione. Dobbiamo proseguire su questa strada, rinnovando un rapporto di fiducia, nella consapevolezza che il vaccino è l'unico strumento che ci può far uscire da questa pandemia".
CONCERTI
"E' un'ipotesi ragionevole e percorribile, nel momento in cui sosteniamo la validità e la sicurezza del Green pass. Credo che pensare a organizzare eventi adottando il criterio del Green pass sia una proposta da tenere in considerazione e alla quale dobbiamo dare una risposta", ha affermato il sottosegretario a proposito di artisti come Cosmo e Mahmood che sono stati costretti a rinviare i propri concerti e chiedono di poter tornare a esibirsi con il pubblico munito di Green pass.