"19 anni dopo riprendere messaggio giustizia, comprensione e concretezza del movimento"
"Guardare avanti, sapendo che avanti non ci si può andare da soli, ma riuscendo a trainare, a riprendere una capacità di guida e non nel senso del 'sono più forte io', ma nel senso del diffondere idee di giustizia e capacità di comprendere le cose, affrontare i problemi e risolverli. Questo è il messaggio di quel movimento che andrebbe ripreso, secondo me". Lo dice all'Adnkronos Giuliano Giuliani, il padre di Carlo, manifestante ucciso durante gli scontri di piazza del G8, rispondendo alla domanda su quale sia il messaggio che, a 19 anni di distanza, rimane del movimento globale che scese in piazza a Genova nel 2001.
Nei giorni in cui ricorre l'anniversario del 20 luglio 2001, come ogni anno anche questa volta a Genova si ricorderà Carlo. "Quest'anno - spiega Giuliani - ovviamente con il Covid faremo qualcosa di molto più semplice in piazza, non ci sarà palco, ci saranno un po' di cari amici, faranno una canzone, sarà qualcosa di molto ridotta dalle 15 alle 18 del pomeriggio, perché ovviamente con il distanziamento, le mascherine e tutto il resto, dobbiamo attenerci e giustamente alle nuove regole. Rimane il fatto di ricordare Carlo e di ricordare una delle grandi ingiustizie commesse in questo nostro povero Paese".