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AstraZeneca, seconda dose e rischi trombosi: le news

Si riaccendono i riflettori sul vaccino anti Covid anglo-svedese e sul rischio per i più giovani. In Italia sarà somministrato solo agli over 60. Richiamo e mix vaccini: le ultime notizie

Foto Afp
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11 giugno 2021 | 11.51
LETTURA: 7 minuti

Sul vaccino anti Covid di AstraZeneca, la seconda dose e i rischi di trombosi si riaccende il dibattito. In Italia "Astrazeneca si utilizzerà solo per gli over 60", ha detto oggi il generale Francesco Paolo Figliuolo, spiegando che ''attualmente abbiamo una platea di circa 3,5 milioni di over 60. Dobbiamo effettuare la seconda dose che sarà con AstraZeneca solo per gli over 60. Per il resto, le seconde dosi sotto i 60 anni saranno effettuate con vaccini mRna, così come le prime dosi" per under 60.

Italia, AstraZeneca solo per over 60

"Nel contesto epidemiologico mutato, il Cts -in un dialogo stretto con la Commissione tecnico scientifica dell'Aifa e con le altre istituzioni sanitarie- ha ritenuto opportuno rivalutare le indicazioni per l'uso del vaccino AstraZeneca. E' mutato lo scenario epidemiologico, il rapporto tra benefici e potenziali rischi cambia non solo in funzione dell'età delle persone. All'esito di una valutazione straordinariamente accurata, scrupolosa e meticolosa, il Cts ha chiaramente raccomandato per quel che riguarda le prime dosi di riservare il vaccino AstraZeneca per coloro che abbiano un'età uguale o superiore ai 60 anni", ha spiegato il coordinatore del Cts, Franco Locatelli.

"Per l'età inferiore ai 60 anni, si raccomandano vaccini a mRna. Per quanto riguarda la seconda dose di AstraZeneca, l'indicazione è riassumibile così: tutti i dati disponibili indicano che i fenomeno trombotici dopo la seconda dose sono straordinariamente rari. Tuttavia, considerata la disponibilità di piattaforme vaccinali alternative e ispirandosi ad un principio di massima cautela, suprema rispetto alla salute degli italiani, si è deciso di dare una raccomandazione per impiegare una seconda dose dello stesso vaccino per i soggetti oltre i 60 anni di età. Per coloro che hanno meno di 60 anni di età, si raccomanda di considerare l'ipotesi di vaccinazione eterologa" per la seconda dose.

Le raccomandazioni del Cts sul vaccino AstraZeneca, che verrà somministrato solo agli over 60, con richiamo con altri vaccini a mRna per i giovani che hanno già ricevuto la prima dose, "saranno tradotte in maniera stringente", ha chiarito il ministro della Salute, Roberto Speranza.

Il vaccino AstraZeneca nei numerosi open day è stato somministrato anche a soggetti di età inferiore ai 60 anni ed è tornato sotto i riflettori dopo due casi di trombosi. Camilla Canepa, 18 anni, è morta ieri a Genova dopo essersi vaccinata con AstraZeneca lo scorso 25 maggio.

18enne morta, accertamenti dei Nas

Sono ancora in corso gli accertamenti da parte dei carabinieri del Nas di Genova negli ospedali di Lavagna e al Policlinico San Martino per raccogliere l'intera documentazione relativa alla 18enne morta dopo la somministrazione del vaccino AstraZeneca. A coordinare l'attività i procuratori Stefano Puppo e Francesco Pinto. Disposta per la prossima settimana l'autopsia sul corpo della ragazza.

Ema: "No AstraZeneca a chi ha aumentata permeabilità capillare"

Il Comitato di farmacovigilanza Prac dell'Agenzia europea del farmaco Ema ha stabilito che "le persone che hanno precedentemente avuto una sindrome da aumentata permeabilità capillare non devono essere vaccinate con Vaxzevria*", il vaccino anti-Covid di AstraZeneca. Lo riferisce l'ente regolatorio Ue.

La sindrome da aumentata permeabilità capillare - spiega in una nota - è una condizione molto rara e grave che causa perdita di liquidi dai piccoli vasi sanguigni (capillari), con conseguente gonfiore, principalmente alle braccia e alle gambe, bassa pressione sanguigna, maggiore densità del sangue e bassi livelli ematici di albumina (un’importante proteina ematica).

Il Comitato dell'Ema ha deciso che la sindrome da aumentata permeabilità capillare deve essere "aggiunta alle 'Informazioni sul prodotto' come nuovo effetto indesiderato del vaccino anti-Covid di AstraZeneca, Vaxzevria*, insieme a un'avvertenza per sensibilizzare gli operatori sanitari e i pazienti su questo rischio".

Lo stop delle regioni, dalla Sicilia all'Umbria

Intanto, la Sicilia ha già deciso di sospendere in via cautelativa la somministrazione di AstraZeneca ai minori di 60 anni e in Umbria il commissario per l’emergenza Covid Massimo D’Angelo ha disposto lo stop precauzionale per la giornata odierna delle somministrazioni di seconde dosi di AstraZeneca a tutti i soggetti di età inferiore a 60 anni.

Anche la Valle d'Aosta ha sospeso la somministrazione nei soggetti under 60: l'open day di oggi è stato confermato ma il vaccino Astrazeneca verrà sostituito per gli under 60 con il vaccino Pfizer. Domani l'open day Astrazeneca al Palaindoor di Aosta è stato annullato e chi era prenotato sarà vaccinato con Pfizer.

"Ieri sera abbiamo sospeso le prenotazioni e gli appuntamenti dei cittadini della fascia 18-30 anni che hanno prenotato la somministrazione della prima dose con AstraZeneca durante l'open week verranno riprogrammati con altri vaccini", ha annunciato l'assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D'Amato, durante la conferenza stampa di presentazione del nuovo sistema di prenotazione dei medici di medicina generale.

Costa: "Piano vaccini non cambia"

"Il nostro piano vaccinale si basa sull'approvvigionamento di tanti vaccini e l'80% dell'approvvigionamento si basa su quelli a mRna. Quindi, qualora ci dovessero essere anche delle variazioni sulle indicazioni dell'uso di AstraZeneca, il piano vaccinale non subirà delle influenze negative. Siamo nelle condizioni di poter proseguire e di raggiungere gli obiettivi che ci siamo dati", ha anticipato questa mattina Andrea Costa, sottosegretario alla Salute, ai microfoni di '24 Mattino' su Radio 24.

Toti: "Uso AstraZeneca per tutti non è invenzione Regioni"

"La possibilità di utilizzare AstraZeneca per tutti su base volontaria non è un’invenzione delle Regioni o di qualche dottor Stranamore: è un suggerimento che arriva dai massimi organi tecnico-scientifici per aumentare il volume di vaccinazioni, e quindi evitare più morti. Perché più corrono veloci i vaccini, più cittadini ricevono in fretta la prima dose, meno persone muoiono", ha scritto sulla sua pagina Facebook il governatore della Liguria Giovanni Toti prima della conferenza stampa del Cts.

"Spero davvero che nessuno voglia usare questo momento terribilmente drammatico per sciacallare su emozioni, dolore e paura - ha aggiunto Toti riferendosi al decesso della 18enne Camilla- È il momento della responsabilità: ai medici e agli scienziati spetta stabilire l’eventuale nesso tra il vaccino, altri farmaci assunti e tutte le circostanze che hanno portato a questo terribile evento".

Pregliasco: "Vaccinazione giovani importante e necessaria"

"Ritengo importantissima e necessaria una vaccinazione complessiva" contro Covid-19, "anche per i giovani. Per loro a questo punto, anche per garantire e rasserenare i genitori e soprattutto i ragazzi" stessi, "che hanno dimostrato una grande voglia di vaccinarsi, sarà importante" usare "in modo preferenziale i vaccini che hanno un maggior profilo di sicurezza" nelle fasce d'età giovanili, "quindi i vaccini a mRna". Così Fabrizio Pregliasco, virologo dell'univeristà Statale di Milano, intervenendo ad 'Agorà' su Rai3 all'indomani della morte di Camilla.

"Io spero che questo secondo momento di angoscia su AstraZeneca non infici la campagna vaccinale complessivamente - ha auspicato l'esperto - perché il virus sta circolando e come vediamo in Gb, ma anche in altre nazioni, dà dei colpi di coda". "Solo grazie alla vaccinazione riusciremo a evitare in futuro quella proporzione di casi gravi che si è evidenziata nelle ondate" epidemiche vissute finora, ha ammonito Pregliasco, ribadendo l'efficacia e la sicurezza dei vaccini anti-Covid.

Il caso della giovane di Sestri Levante, anche se naturalmente "sarà necessaria un'indagine" per dimostrarlo, "di fatto ad oggi diventa il quinto decesso potenzialmente attribuibile in modo un po' più strutturato ai vaccini Covid-19 - ha ricordato Pregliasco - di cui uno con vaccino a mRna e 4 con AstraZeneca", su decine di milioni di somministrazioni. Il virologo esprime "grande dolore" per la perdite di una nuova vita umana, ma comprende le ragioni per le quali si sia premuto sull'acceleratore della campagna vaccinale: "In termini statistici - ha evidenziato - si calcola che le vaccinazioni e la velocità con cui sono state attuate abbiano salvato almeno 10mila vite umane".

Presidente virologi: "Si apra a mix vaccini"

"Teoricamente sappiamo che si può fare" il richiamo con un vaccino anti-Covid diverso dal primo utilizzato, "e addirittura potrebbe anche essere più vantaggioso fare questa vaccinazione con due prodotti diversi. Quindi, perché no? Dal punto di vista scientifico è stato prospettato da tempo, speriamo adesso di poterlo mettere in pratica anche noi in virtù di queste evidenze di casi di trombosi rare importanti con vaccino a vettore virale. Quindi poter richiamare una prima dose di AstraZeneca, o di J&J ammesso che vogliamo richiamarlo", con un vaccino diverso, a Rna messaggero, "potrebbe essere la soluzione migliore", ha detto Arnaldo Caruso, presidente della Società italiana di virologia (Siv-Isv), intervenuto a 'Radio anch'io' su Rai Radio 1.

Caruso ha evidenziato l'importanza di vaccinarsi, anche per i più giovani. "Questo perché in una popolazione si ha la responsabilità di tutti. Immunità di gregge significa che chi non si può vaccinare per motivi importanti o chi non ha immunità sarebbe destinato a morire se prendesse l'infezione. Circa un 2-3% della popolazione corre questo rischio. Noi ci vacciniamo per salvare la vita a queste persone".

Lopalco: "Rischio rallentamento vaccinazioni"

"Quello che noi sappiamo, anche se io non l'ho ancora letto su un documento ufficiale, è che gli eventi avversi si sono verificati sempre dopo la prima dose, ecco perché il ministero della Salute aveva comunicato che le seconde dosi andavano fatto con il vaccino AstraZeneca a prescindere dall'età", ha detto l'assessore alla Salute della Regione Puglia, l'epidemiologo Pierluigi Lopalco, a '24 Mattino' su Radio 24. "E' ovvio -ha osservato- che se dobbiamo abbandonare del tutto questo vaccino la campagna vaccinale rallenterà e qui si apre un altro elemento di valutazione: rallentare la campagna significa porre a rischio un po' tutta la popolazione, quindi serve una bella valutazione tra i rischi e i benefici di una scelta".

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