Il serbo numero uno del mondo: "Non sosterrò mai la guerra essendo io stesso figlio della guerra. Ma quando la politica interferisce con lo sport, il risultato non è buono"
Il numero uno del mondo di tennis maschile Novak Djokovic ha definito "da pazzi" la decisione di escludere gli atleti russi e bielorussi da Wimbledon 2022 quest'estate. "Condannerò sempre la guerra, non sosterrò mai la guerra essendo io stesso figlio della guerra - ha detto Djokovic - essendo cresciuto durante le guerre civili che hanno seguito il crollo della Jugoslavia. I tennisti, gli atleti non c'entrano niente con la guerra. Quando la politica interferisce con lo sport, il risultato non è buono".
Secondo quanto anticipato ieri dalla Bbc, il provvedimento impedirà in particolare al russo Daniil Medvedev - numero 2 del mondo - e alla bielorussa Aryna Sabalenka - numero 4 del ranking - di scendere in campo all'All England Club. L'esclusione riguarderà in campo femminile anche Anastasia Pavlyuchenkova (numero 15) e la bielorussa Victoria Azarenka (18). Tra gli uomini, out anche Andrey Rublev (8) e Karen Khachanov (26).
La decisione è definita "inaccettabile" dal portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. "Ancora una volta, si rendono gli atleti ostaggi di pregiudizi politici, di intrighi politici, di azioni ostili contro il nostro Paese", ha aggiunto Peskov, sottolineando che, data la qualità dei tennisti russi, a rimetterci sarà lo stesso torneo di Wimbledon.