Spetta "ai fedeli di individuare quali sensibilità e attenzioni sono riservate alla famiglia voluta da Dio e non alterata dall’ideologia del gender, al tema dell’aborto e dell’eutanasia". È quanto si legge in un passaggio della lettera inviata dal vescovo di Verona, monsignor Giuseppe Zenti ai 'confratelli' della diocesi, al centro ora del dibattito politico nella città scaligera, in vista del ballottaggio di domenica prossima, quando verrà eletto il nuovo sindaco. Per Zenti ai cittadini il dovere "non è schierarsi per partiti o persone, ma segnalare presenze o carenze di valori civili con radice cristiana".
Ecco il passaggio integrale riservato alle elezioni nel testo di Zenti: "Nelle varie tornate elettorali, di qualsiasi genere, è nostro dovere far coscienza a noi stessi e ai fedeli di individuare quali sensibilità e attenzioni sono riservate alla famiglia voluta da Dio e non alterata dall'ideologia del gender; al tema dell'aborto e dell'eutanasia; alla disoccupazione, alle povertà, alle disabilità, all'accoglienza dello straniero; ai giovani; alla scuola cattolica, a cominciare dalle materne. Queste sono frontiere prioritarie che fanno da filtro perla coscienza nei confronti della scelta politica o amministrativa".