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Ucraina, Draghi alla Camera: "Armi servono a Kiev per difendersi da Russia"

"Sanzioni efficaci, in estate lo saranno ancora di più". Ok risoluzione maggioranza con 410 sì

(Fotogramma)
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22 giugno 2022 | 10.08
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L'aula della Camera ha approvato con 410 voti a favore, 29 contrari e 34 astensioni, la risoluzione di maggioranza sulle comunicazioni del presidente del Consiglio Mario Draghi in vista del Consiglio Ue di domani e dopodomani, risoluzione sulla quale il governo aveva espresso parere favorevole. L'aula ha inoltre approvato con 47 voti a favore 22 contrari e 388 astensioni la risoluzione presentata da Fdi, risoluzione sulla quale il governo si era rimesso all'aula.

"C'è una fondamentale differenza tra due punti di vista. Quello mio sostanzialmente è che l'Ucraina si deve difendere. Le sanzioni, l'invio di armi, servono a questo. L'altro punto di vista è diverso: l'Ucraina non si deve difendere, non dobbiamo fare le sanzioni, mandare le armi. La Russia è troppo forte, perché combatterla? Lasciamo che la Russia entri. Lasciamo che l'Ucraina si sottometta, in fondo cosa vogliono questi..." ha detto Draghi nella replica alla Camera dopo le comunicazioni.

Riguardo alla pace, "l'Italia, ed io personalmente, cerchiamo questa pace, l'abbiamo cercata sin dall'inizio. Per una parte, che oggi sta continuando la guerra e cercando posizioni di vantaggio e solo quando queste posizioni di vantaggio all'interno dell'Ucraina, occupando parte dell'Ucraina, saranno stabilizzate, per questa parte solo allora si potrà cominciare a parlare di pace. La posizione dell'altra parte è dire: no, scusate, siete venuti a casa mia, prima di tutto ve ne dovete andare, poi parleremo di pace. Sono due posizioni inconciliabili" ha osservato il presidente del Consiglio.

"Le sanzioni sono efficaci o non sono efficaci - ha affermato il premier - Io quando dico efficaci, ripeto quello che tutte le organizzazioni internazionali dicono. Io ho le sensazioni che siano efficaci e lo saranno ancora di più questa estate, da tutti i segnali che arrivano dalla Russia che mettono in evidenza una preoccupazione che sta crescendo".

Draghi si è inoltre nuovamente soffermato sulla "tragedia umanitaria derivante dalla carestia, dalla crisi alimentare che sta per abbattersi su coloro che hanno meno di tutti al mondo. La colpa è della Russia che ha dichiarato guerra all'Ucraina".

Il premier ha poi ringraziato "il Parlamento per il sostegno", un sostegno "che è stato unito con qualche eccezione" ha detto il presidente del Consiglio, facendo riferimento in particolare alle "voci dissonanti degli onorevoli Fassina e Maniero che ci aiutano e stimolano a riflettere".

"Il sostegno è stato abbastanza unito. L'unità è essenziale in questi momenti, perché le decisioni che bisogna prendere sono molto difficili - ha sottolineato - E' essenziale perché queste decisioni riguardano la guerra, riguardano anche la nostra situazione economica e sociale interna. Non sono situazioni facili, quindi l'unità è fondamentale. Alcune di queste decisioni, soprattutto quando vedono l'Italia coinvolta seppur indirettamente in una situazione di guerra, sono decisioni importanti, complesse, profonde anche dal punto di vista personale, hanno dei risvolti morali molto profondi, molto complicati. E quindi il vostro sostegno è fondamentale e vi ringrazio".

"Ringrazio la Camera per il sostegno ad aiutare l'Ucraina a difendere la libertà e la democrazia; a continuare con le sanzioni contro il Paese invasore; a sostenere il potere d'acquisto degli italiani; a preparare con tutti gli altri la ricostruzione dell'Ucraina; a sostenerne lo stato di candidato all'Unione europea; a ricercare una pace duratura che rispetti i diritti, la volontà e la libertà in Ucraina; a cercare di fare di tutto per evitare la tragedia della crisi alimentare nei Paesi più poveri del mondo" ha ribadito il presidente del Consiglio.

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