Secondo quanto riferito da Nbcnews, l'ex presidente ha risposto solo per dire il suo nome e per leggere una dichiarazione con cui ha bollato l'inchiesta della procuratrice di New York come "una caccia alle streghe'
In quattro ore di interrogatorio con gli inquirenti dell'ufficio della procuratrice di New York, Letitia James, Donald Trump ha risposto solo alla domanda sulle sue generalità. E' quanto ha riferito ad Nbcnews l'avvocato dell'ex presidente Ron Fischetti. Mentre una fonte informata ha rivelato all'emittente americana che Trump ha invocato il quinto emendamento che tutela dall'auto incriminazione "oltre 440 volte", rifiutandosi di rispondere ad altrettante domande.
Trump comunque non è rimasto del tutto in silenzio: Fischetti ha detto che l'ex presidente ha letto agli inquirenti una dichiarazione in cui la loro inchiesta è stata bollata come "la più grande caccia alle streghe della storia del nostro Paese", accusando James di "condurre un'aperta campagna politica tesa a distruggermi".
I nuovi dettagli sulla deposizione di ieri di Trump a New York arrivano dopo che lo stesso ex presidente, poco dopo essere entrato negli uffici della procuratrice aveva fatto diffondere un comunicato con cui annunciava di "non avere altra scelta" che invocare il quinto emendamento di fronte a quella che definiva una "non fondata, politicamente motivata caccia alle streghe".
Anche un portavoce dell'ufficio di James più tardi confermava che Trump si era rifiutato di rispondere alle domande, senza specificare quante volte. "Non commentiamo i dettagli specifici ma possiamo confermare che oggi il nostro ufficio ha condotto la deposizione dell'ex presidente Donald Trump - ha detto - la procuratrice ha preso parte alla deposizione durante la quale Mr Trump ha invocato il quinto emendamento".
L'avvocato di Trump, Fischetti, ha detto che è stato il procuratore Kevin Wallace a fare le domande, mentre James è stata presente per circa due ore mentre a Trump veniva chiesto delle valutazioni di diverse proprietà, della firma di documenti, ipoteche, prestiti e dimensioni del suo appartamento. Domande alle quale l'ex presidente non ha risposto.
L'ufficio di James sta considerando se avviare una causa civile contro Trump e la sua società dopo avere "trovato prove consistenti" che sarebbero state gonfiate o manipolate le valutazioni di proprietà per ottenere vantaggi con fisco e banche.