
Il superbonus è uno strumento ''eccellente'' ma, a causa degli errori commessi, è ''ingestibile'' e ''sta mettendo in ginocchio il nostro lavoro''. Lo afferma l'amministratore unico di Impredo, Daniele D'Orazio, intervistato dall'Adnkronos. ''E' impensabile che lo Stato fa una cosa bellissima, che prevede il 10% in più rispetto alle spese da sostenere per metterti nelle condizioni di non rimetterci, e poi i soldi vanno a chi già li ha, a chi è già ricco''.
''Il problema principale, l'errore fatto, è stato introdurre un elemento ottimo e eccellente nel suo intento, come il superbonus, ma con tempi di attuazione troppo stringenti''. ''Per disinnescare il rischio di frodi e far funzionare lo strumento andrebbe congelata la norma'', secondo l'amministratore. ''Chi ha iniziato dovrebbe poter terminare i lavori e avere anche l'opportunità di scontarsi i crediti con chi ha firmato i contratti in essere''. Secondo D'Orazio andrebbe "'budgettizzata' la cifra messa in campo con il Pnrr''.
L'idea è quella di prevedere un 'budget annuale', fissare un tetto delle risorse a disposizione e ''mettere nelle condizioni di fare i lavori nei tempi giusti, con progettisti non ingolfati, con ditte che non hanno problemi di manodopera a materiali, e quindi non si rischiano le frodi''. Quindi occorre ''un congelamento totale di tutto quello che è stato fatto per mettere nelle condizioni i proprietari di casa e le imprese di completare l'opera''. Inoltre ''ogni anno si stabilisce che la cifra è quella, ad esempio 2 miliardi, e quando hai finito si bloccano i bonus e si ricomincia l'anno dopo'', spiega D'Orazio. In questo modo ''dai tempo a chi ha iniziato le opere di completarle, trovare il progettista, il prezzo congruo e coerente, ecc.''.