'Dai tornei in oratorio alle finali Champions e alle Olimpiadi, la visione del Papa ricorda l'essenza pura e nobile dell'attività sportiva'
E' già stato presentato a Madrid ed è uscito in Spagna, e sarà disponibile in Italia da dicembre "Más allá de los limites. El deporte según el Papa Francisco" (Romana Editorial), opera curata da Monsignor Dario Edoardo Viganò e dal giornalista Valerio Alessandro Cassetta. Il testo è di 176 pagine in undici capitoli e contiene una raccolta dei discorsi del Santo Padre sullo sport, affrontato in tutte le sue sfaccettature: lo sport come mezzo per educare, strumento per esprimere talento e fare comunità, lo sport tra passione e sacrificio, tra gioco di squadra, rispetto delle regole e dell’avversario, lo sport come veicolo di corretti stili di vita, elemento di unione e diritto, accessibile a tutti senza distinzioni, lo sport come messaggero di pace in occasione dei grandi eventi e competizioni.
“Se l’importanza dello sport nella società contemporanea è innegabile, la sua capacità di permeare con messaggi e valori positivi, il tessuto delle nuove generazioni, appare sempre più sorprendente. L’universalità del linguaggio dello sport trascende le barriere culturali, linguistiche e geografiche, unisce e non divide, promuove principi fondamentali, come il rispetto delle regole e dell’avversario, l'inclusione, l’integrazione e il fair play, e arriva con immediatezza alle persone. È una questione di forma e sostanza. Di modi e contenuti. Di argomenti e comunicazione verbale e non. In questo contesto, la voce del Papa sui temi sportivi, racchiusi nelle pagine di questo libro, assume un ruolo di straordinaria rilevanza, non solo per i fedeli, ma per tutti coloro che vedono nello sport un mezzo di crescita personale e collettiva. Lo sport come terreno fertile in cui coltivare talenti e virtù, lo sport come palestra e metafora della vita". Sono le parole del tecnico del Real Madrid Carlo Ancelotti nella prefazione del libro “Más allá de los limites. El deporte según el Papa Francisco” (Romana Editorial).
"I discorsi del Papa sullo sport che seguono, offrono una prospettiva unica che connette la dimensione spirituale a quella atletica, invitandoci a riflettere sul significato più profondo dell'attività sportiva, sottolineando come essa possa diventare un veicolo di valori cristiani e di virtù umane. Nel gennaio del 2021 rimasi colpito da una dichiarazione del Santo Padre in una intervista rilasciata al quotidiano La Gazzetta dello Sport: “Vincere e perdere sono due verbi che sembrano opporsi tra loro: a tutti piace vincere e a nessuno piace perdere. La vittoria contiene un brivido che è persino difficile da descrivere, ma anche la sconfitta ha qualcosa di meraviglioso. Per chi è abituato a vincere, la tentazione di sentirsi invincibili è forte: la vittoria, a volte, può rendere arroganti e condurre a pensarsi arrivati. La sconfitta, invece, favorisce la meditazione: ci si chiede il perché della sconfitta, si fa un esame di coscienza, si analizza il lavoro fatto. Ecco perché, da certe sconfitte, nascono delle bellissime vittorie: perché, individuato lo sbaglio, si accende la sete del riscatto. Mi verrebbe da dire che chi vince non sa che cosa si perde. Non è solo un gioco di parole: chiedetelo ai poveri".
"Un atleta di alto livello, un professionista, gioca sempre per vincere, è chiaro. Ma nel percorso di un atleta, anche le sconfitte, sono tappe propedeutiche per migliorare. I vari aspetti dello sport esplorati dal Papa in questa opera, dall'importanza dell'educazione fisica nella formazione dei giovani, alla necessità di combattere le piaghe del doping e della corruzione, fino al riconoscimento del potere dello sport come strumento di pace e dialogo tra i popoli, si traducono in un invito a vedere nello sport non solo come una competizione, ma come un'opportunità di crescita morale e spirituale, che passa anche dalle piccole azioni quotidiane. Lo sport di alto livello, sempre più sotto la luce dei riflettori e delle telecamere, ha una grande responsabilità nei confronti della collettività", ha proseguito Ancelotti.
"Atleti, allenatori, dirigenti devono poter esser un esempio per i più giovani che spesso emulano i loro gesti fuori e dentro il campo. La forza della cultura dell’esempio. Nello scorrere e leggere queste pagine si percepirà l’esortazione a vivere lo sport con integrità e passione, a riconoscere il valore della disciplina e del sacrificio, del gioco di squadra, e a promuovere una cultura sportiva che sia inclusiva e rispettosa della dignità di ogni individuo. Attraverso l'esempio di atleti e sportivi, possiamo riscoprire l'importanza di una vita orientata al bene comune, all'amore per il prossimo, e alla ricerca di una felicità autentica e duratura. Dai tornei all’oratorio alle finali di Champions League, dalle partitelle sotto casa alle Olimpiadi. In un'epoca in cui lo sport è spesso associato a interessi economici e mediatici, la visione del Papa ci ricorda l'essenza pura e nobile dell'attività sportiva. Un omaggio a tutti coloro che credono nel potere trasformativo dello sport e della fede, sportiva e cristiana”, ha concluso il tecnico del Real Madrid.