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Spadafora: "Il 28 maggio decisione su ripresa Serie A"

Il ministro dello Sport: "Ho convocato per quel giorno i vertici di Figc e Lega A e le altre componenti per una riunione"

Foto Fotogramma
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19 maggio 2020 | 19.10
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"Una data certa per la ripartenza del campionato? Ho convocato poco fa una riunione il 28 maggio alle 15, con Gravina, Dal Pino e tutte le altre componenti di Federazione e Lega proprio perché credo che noi giovedì prossimo saremo nelle condizioni di avere tutti i dati a disposizione per potere insieme con il governo decidere la data, se e quando ripartirà il campionato. Il 28 maggio è la data per decidere". Lo ha detto il ministro dello sport Vincenzo Spadafora al Tg Sport su Rai 2 sulla ripartenza della Serie A.

"Mi accusano di essere estraneo al mondo del calcio e dello sport ma mi sto rendendo conto in questo periodo che a cambiare idea non sono soltanto io ma siamo in tanti, anche la Uefa che ha differito anche la data -puntualizza Spadafora-. Ipotesi playoff? Il format lo decidono giustamente le federazioni. La cosa importante credo sia iniziare il campionato e che si inizi per concluderlo, quindi tutte quelle che possono essere le soluzioni per consentire realisticamente la conclusione del campionato nel momento in cui riparta, credo sia importante".

"Il Cts ha dato il via alla revisione del protocollo della Figc? Mi sembra un'ottima notizia -risponde il ministro- così finalmente gli allenamenti potranno riprendere. Sono state fatte delle valutazioni molto puntali, la Figc è stata disponibile a rivedere la sua prima proposta e quindi questo ha aiutato. Ci sono dei chiarimenti anche sui tempi di quarantena e di isolamento di eventuali giocatori, speriamo di no, che dovessero essere positivi. Si raccomanda di nuovo la necessità che tutta questa azione dei tamponi non vada ad incidere sui bisogni delle persone. Ma soprattutto si evita quello che c'era nella prima proposta della Figc, questo autoisolamento iniziale, in modo da consentire a tutte le squadre di avviare gli allenamenti pur non avendo tutte quante una struttura dove inizialmente raccogliere i giocatori".

Non ci sarà isolamento iniziale e la necessità di mandare tutti quanti in quarantena. "E' così e oggi ci siamo potuti arrivare perché oggi la situazione ci consente di poter rivedere queste regole in un senso migliorativo come lo stiamo facendo del resto per tutti gli italiani. Del resto è giusto che in un momento in cui tutti gli italiani hanno delle condizioni diverse e più leggere di partenza anche il mondo del calcio come tutto lo sport abbia la possibilità di riprendere in sicurezza".

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