Pago e Serena ospiti a Verissimo insieme ai figli Nicola e Tommaso
Una storia d’amore che dura più di 11 anni quella tra Pago e Serena Enardu. I due si sono conosciuti al reality show di Maria De Filippi, Uomini e Donne. Oggi, sabato 30 novembre, sono stati ospiti a Verissimo insieme ai figli Nicola e Tommaso, per raccontare le varie fasi della loro "complicata" relazione.
"Abbiamo vissute tante frasi e crisi diverse. Il nostro è un amore fatto di alti e bassi. L’ultimo momento complicato che abbiamo vissuto è stato proprio recentemente, siamo rimasti distanti più di un mese", ha raccontato Serena Enardu confessando nel salotto di Silvia Toffanin di essere quella "più forte" tra i due. "L’ho chiamato io per risolvere. Per il momento va tutto bene", continua sarcastica.
Due caratteri molti diversi ma che trovano sempre un punto d'incontro: "Siamo molto diversi Io e Pago, ma ci accomunano i valori per la famiglia. Lo amo perché è una persona onesta, mi migliora tanto. Mi emoziono sempre quando sto con lui, nonostante siano passati tanti anni".
Serena e Pago sono genitori di due figli, Tommaso e Nicola, nati da precedenti relazioni: "La nostra è una famiglia allargata. Io cresco mio figlio nel mio modo, e Pago cresce suo figlio nel suo modo", spiega Serena. "Io faccio da mamma e papà per mio figlio, lui non ha più alcun rapporto con il suo. Ci siamo lasciati quando ero incinta di un mese. L’ho cresciuto da sola, ma è stata l’esperienza più bella della mia vita".
Nello studio di Verissimo hanno fatto il loro ingresso Nicola, figlio di Pago, e Tommaso, figlio di Serena. "Quando ci vediamo stiamo sempre insieme, andiamo molto d’accordo", ha detto Tommaso sul rapporto che ha con Nicola. "È bellissimo vederli qui tutti insieme", dice Serena emozionata.
Ci sarà mai un matrimonio? Alla domanda di Silvia Toffanin, Pago e Serena hanno ammesso che vorrebbero tanto sposarsi. "Mai dire mai nella vita", dice Serena prima di ricevere la proposta in diretta da parte di Pago: "Ma allora, mi vuoi sposare?". "Sì", risponde Serena senza pensarci due volte. "Aspetto l’invito ufficiale allora", conclude Silvia Toffanin.
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