L'attrice si racconta a 'Storie di donne al bivio' con Monica Setta su Rai 2
Il segreto per non sgarare durante la dieta? Mettere l'allarme al frigorifero. Parola di Simona Izzo.
L'attrice e doppiatrice si è raccontata a 'Storie di donne al bivio' di Monica Setta, che andrà in onda su Rai 2 lunedì 9 settembre, e ha svelato anche il suo rapporto con la dieta, che fa insieme al marito Ricky Tognazzi. "Io e Ricky stiamo a dieta perciò se scendiamo ad aprire il frigo scatta e suona. Riusciamo a resistere agli attacchi di fame notturna - spiega - solo quando facciamo l'amore. E dopo Ricky fa uno dei suoi meravigliosi panini oppure cuociamo gli spaghetti". Alla domanda 'cosa fa per restare in forma?', Izzo risponde: "Cambio crema tutte le sere, ho fatto un lifting che tiene bene e mi do i pizzicotti al viso per la circolazione. Funziona. Mio marito mi dice che sono ancora molto sexy".
Con la regia di Giacomo Necci, il programma - che fa parte della direzione approfondimento, diretta da Paolo Corsini - è per Simona anche l'occasione per condividere con i telespettatori un suo momento difficile. "Ho passato metà della mia vita a letto per una depressione bipolare - racconta - che non ho mai voluto curare. Mi ha salvato mio marito Ricky Tognazzi che, quando stavo male, mi lasciava dormire e mi accarezzava dolcemente aspettando che il malessere passasse. Oggi ci amiamo più del primo giorno. La notte ci capita di fare l'amore e poi di stare abbracciati a mangiare un panino".
Nel corso dell'episodio ha parlato anche dell'ex marito Antonello Venditti che, durante un concerto a Barletta, ha rimproverato una donna che lo aveva interrotto, senza sapere che fosse disabile. "Antonello ha commesso sicuramente una leggerezza - ha detto Izzo -, ma non è un mostro. È un uomo di cultura che ha profondo rispetto per la gente e per il suo pubblico". "Il video della serata - prosegue - è diventato virale e gli odiatori lo hanno massacrato in modo eccessivo e ingiusto. Lui, dal palco, non si era accorto di nulla. Può accadere in un concerto, anche se la cosa è deprecabile comunque", conclude.