
Il cantante: "Non so se me lo aspettassi di arrivare qui, ma lo speravo, ci avevo già provato l'anno scorso e quest'anno ce l'ho messa veramente tutta"
A Sanremo Giovani canterà la sua 'Alieno', "una canzone che descrive un po' gli sfigati della festa". Direttamente da Area Sanremo, tra i 12 finalisti che si sfideranno mercoledì 19 dicembre per la finale di Sanremo Giovani c'è Fellow, 23enne alto, riccio e un po' emozionato. "Area Sanremo è stata un'avventura molto bella, ma un combattimento all'ultimo sangue - racconta all'Adnkronos - Non so se me lo aspettassi di arrivare qui, ma lo speravo, ci avevo già provato l'anno scorso e quest'anno ce l'ho messa veramente tutta".
'Alieno' "parla un po' degli 'sfigati della festa' ma è anche un modo per cercare se stessi, e buttarsi nelle cose al posto di rifugiarsi nelle cose fuori dalla realtà - rivela - Musicalmente è pop, un po' più acustico e meno elettronico rispetto agli altri brani". E per quanto riguarda i riferimenti musicali "il mio cantante preferito è Umberto Tozzi - dice senza esitazione - Poi Mika, e il mio primo cd è stato quello di Fiorello, regalato da mia nonna".
Sul palco dell'Ariston l'obiettivo è "portare la propria musica, ovviamente è una sfida, siamo qui e incrociamo le dita", dice. L'esibizione di 'Alieno' "credo sarà energica, la definirei così'. Nessuna competizione con i suoi 11 colleghi, giura. "Tra noi c'è un bel clima, pensavo fosse più competitivo, invece siamo tutti tranquilli, parliamo, discutiamo, mangiamo. Se vinco? Urlo fortissimo ovunque io sia, e poi carico e concentrato per il futuro", conclude.