Re David (Fiom Cgil): "Decisione inaccettabile". Furlan (Cisl): "A Conte poniamo tema come priorità". Bentivogli (Fim Cisl): "Capolavoro incapacità politica"
E' stata immediata la reazione dei sindacati alla svolta clamorosa delle ultime ore nella vicenda della ex Ilva e la decisione di ArcelorMittal. Di "una decisione che assume un carattere grave per le conseguenze industriali, occupazionali e ambientali" parla la segretaria generale della Fiom Cgil, Francesca Re David che sottolinea: "È da tempo che noi evidenziamo forti preoccupazioni rispetto alla realizzazione dell’accordo. Il comportamento del Governo è contraddittorio è inaccettabile: con il Conte 1 ha introdotto la tutela penale parallela agli investimenti e con il Conte 2 ha cancellato la stessa norma dando all’azienda l’alibi per arrivare a questa decisione". "L’azienda deve chiarire quali siano le sue intenzioni rispetto dell’accordo e al piano di investimenti. In occasione dell’incontro fissato per stasera con la Presidenza del Consiglio, la Cgil porrà la questione dell'ex Ilva come una priorità", ha aggiunto.
''La volontà di Arcelor Mittal di rescindere il contratto per l'acquisizione dell'Ilva è un fatto grave che chiama in causa la responsabilità del Governo e della politica', scrive su twitter la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan. ''Siamo davanti ad un vero disastro industriale, sociale ed ambientale. Chiediamo a questo punto al Governo di intervenire ed alla azienda di recedere da questa decisione. Porremo stasera - annuncia - questo tema al Presidente del Consiglio Conte come una priorità assoluta da affrontare per il bene della comunità di Taranto, del Mezzogiorno e del Paese tutto''.
"Apprendiamo la notizia della volontà di Arcelor Mittal di comunicare ai Commissari l'intenzione di recedere il Contratto. Significa che partono da oggi i 25gg per cui lavoratori e impianti ex Ilva torneranno all'Amministrazione Straordinaria", dichiara il segretario generale della Fim Cisl, Marco Bentivogli. "Tra le motivazioni principali, il pasticcio del 'Salva imprese' sullo scudo penale. Un capolavoro - sottolinea- di incompetenza e pavidità politica: non disinnescare bomba ambientale e unire bomba sociale".