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Costa ad 'AdnKronos Live': "Se nessuno viola contratto, governo durerà"

Costa ad 'AdnKronos Live':
15 gennaio 2019 | 12.58
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"Se nessuno viola il contratto, durerà tutta legislatura e oltre". E' quanto dice il ministro dell’Ambiente Sergio Costa, ospite di 'AdnKronos Live', parlando del governo guidato da Conte.

In studio, moltissimi i temi affrontati dal ministro: dal problema dei rifiuti di Roma, per il quale "non c'è emergenza all'orizzonte", passando alle trivelle, fino alla Tav per la quale, ricorda il ministro, bisogna aspettare "prima l'analisi costi-benefici".

RIFIUTI ROMA - La questione dei rifiuti nella Capitale "non è un'emergenza", un rischio "che non si affaccia all'orizzonte di Roma, né della Regione Lazio", anche per motivi amministrativi, sottolinea Costa, perché "l'emergenza va definita con atti amministrativi e nel caso di specie non è mai stata sollevata una vicenda giuridico amministrativo di emergenza".

Per il ministro dell'Ambiente, "la novità è che Regione e Comune sono allo stesso tavolo. Le cose si stanno muovendo: il piano regionale dei rifiuti è prossimo a uscire, la Città metropolitana ha individuato le 'aree bianche' dove è possibile fare determinati impianti e adesso, nell'ambito del piano regionale della regione, verranno individuate le tipologie di trattamento da fare. Il percorso si sta definendo e non è poco".



DIFFERENZIATA - "Roma ha bisogno di fare una bella differenziata - aggiunge -, cosa finora sconosciuta alla città e che ora invece è partita. Sono stati consegnati quasi 200mila kit ed è una novità importante, è l'inizio di un percorso per arrivare alla vera soluzione che è la differenziata spinta".

"Poi - aggiunge Costa - che ci sia necessità di nuovi impianti è evidente. Il discorso è collegato al piano regionale dei rifiuti, le aree bianche sono state individuate dalla città metropolitana e adesso, nell'ambito del piano regionale di rifiuti, verranno individuate le tipologie di trattamento da fare. Per esempio, gli impianti di compostaggio - prosegue - l'umido è uno degli elementi importanti della raccolta differenziata ma anche della produzione di rifiuti" e può contribuire "a ridurre la termovalorizzazione fino ad annullarla".

IL NUOVO SISTRI - Costa annuncia inoltre che il nuovo Sistri, il sistema di tracciabilità dei rifiuti, si chiamerà Argo. Per il nuovo Sistri, "mi piace il nome Argo, come il cane di Ulisse che è fedele, in questo caso allo Stato, ma che ha anche fiuto per capire chi veramente gestisce correttamente i rifiuti e chi no". Il Sistri, prosegue, "da quando è sorto non ha mai funzionato veramente. L'idea non è sbagliata: bisogna tracciare i rifiuti, ma ci sono modi e modi". Un sistema che traccia i rifiuti, sottolinea il ministro, "deve funzionare e dare risposte e questo sistema non ha funzionato. Quindi si cancella per costruirne uno nuovo. Ho già costituito una commissione con degli esperti perché voglio tracciare i rifiuti insieme alle aziende". Il nuovo sistema, conclude il ministro, "sarà più economico e gestito in house dal ministero dell'Ambiente perché è lo stato che deve dare questa garanzia". Alla commissione di esperti che si occuperanno di mettere a punto il nuovo Sistri, "ho chiesto di individuare anche un gruppo di lavoro che possa sostenere il front office con tutte le aziende e stiamo valutando l'opportunità di coinvolgere i 26 lavoratori (ex Sistri, ndr) perché nessuno deve essere lasciato indietro" afferma il ministro dell'Ambiente. In particolare, "immaginiamo un rapporto contrattuale come una sorta di consulenza o qualcosa di assimilato che li possa vedere come coloro che partecipano alla transizione al nuovo sistema perché non vogliamo lasciare indietro nessuno ma nel rispetto delle leggi" spiega Costa.

TAV - Poi, alla domanda su una sua valutazione sull'impatto ambientale della Tav, Costa dice: "Imbarazzante come risposta, perché è antipatico che un ministro che nomina una commissione autonoma, che deve rimanere autonoma, possa dire cosa ne pensa".

"Qualsiasi cosa io possa dire - aggiunge - incido sulle valutazioni della commissione e da ministro e generale dell'Arma non è il mio stile. Voglio che loro lavorino sereni, completamente liberi dalla politica".

TRIVELLE - "Vediamo l'emendamento e mettiamoci a tavolino. Si arriverà sicuramente ad una sintesi'' dice ancora il ministro dell'Ambiente in merito all'emendamento 'Blocca Trivelle' che sarà presentato dal M5S nel decreto Semplificazioni ma che, al momento, non trova l'appoggio della Lega.

''Aspettiamo che gli emendamenti facciano sintesi per andare a capire fin dove si riesce a colloquiare nell'ambito della maggioranza, ma io direi di andare anche oltre perché le migliori risoluzioni politiche si hanno quando riguardano tutto l'arco costituzionale'' aggiunge il ministro, sottolineando che sul tema delle trivellazioni ''non si può non tener conto delle valutazioni ambientali, che sono fondamentali, e del piano aree che ancora non abbiamo''. Per Costa, "dobbiamo ipotecare il meno possibile il nostro pianeta''.

CASO CUCCHI - Sulle critiche all'Arma in vicende di cronaca come il caso Cucchi, il ministro dell'Ambiente osserva: "L'Arma è un riferimento e un porto sicuro per ogni cittadino, dà sempre delle risposte. Poi, è chiaro che ci possono essere persone che zoppicano nell'Arma ma l'elemento importante è far pulizia delle persone che zoppicano, nell'Arma così come nello Stato in genere, e guardare a tutti quelli che invece danno la vita, l'hanno data e la danno tutti i giorni, a beneficio dei cittadini. L'Arma è un'istituzione nella quale si ha fede, e io sono orgoglioso di essere un generale dell'Arma".

LE PAGELLE AI COLLEGHI - Costa dà poi voti ad alcuni dei suoi colleghi ministri. Promossi quelli della Lega, i ministri della Pubblica amministrazione Giulia Bongiorno e delle Politiche agricole alimentari e forestali Gian Marco Centinaio. Costa ammette di avere in generale "una valutazione alta di tutti i ministri". "Io e Centinaio stiamo facendo insieme un buon lavoro, penso ad esempio alla fauna selvatica - dice il ministro dell'Ambiente -. La ministra Bongiorno è una persona splendida, di una competenza fantastica, una professionista di altissimo profilo che ha un ruolo molto complicato ma si sa immedesimare nelle necessità di tutti i ministri. Non lo dico diplomaticamente, è un fatto concreto. Per esempio il ministero dell'Ambiente ha un problema di pianta organica: prima della legge di stabilità ha rappresentato questo problema alla ministra Bongiorno e abbiamo trovato insieme un percorso giurico-amministrativo, e anche economico, e stiamo preparando il concorso per 430 posti di lavoro di tecnici del ministero dell'Ambiente".

ACQUA - Sul fronte della legge sull'acqua bene comune, annunciata dal Presidente della Camera Roberto Fico, "mi piacerebbe che prevedesse il ritorno della competenza al ministero dell'Ambiente" spiega Costa. "L'acqua pubblica è una grande realtà che noi dobbiamo realizzare al più presto: se ritornasse nella gestione di una 'Direzione Generale Acque' al ministero dell'Ambiente sarebbe anche un'altra conquista perché lo Stato è il vero referente del sistema acque" continua Costa, che sottolinea "senza per questo danneggiare i lavoratori: i posti di lavoro si devono e si possono aumentare. Aspettiamo tutti con impazienza che la legge venga incardinata alla Camera e che si approvi al più presto". Nell'acqua pubblica "ci crediamo tutti, io sia come ministro che come cittadino" sottolinea il ministro, perché "sull'acqua, che è una necessità e un bisogno per la vita delle persone, si può fare il giusto guadagno, ma non il profitto".

ANIMALI - Capitolo animali, il cosiddetto Piano lupi, spiega Costa, "proviene dal diritto internazionale europeo transitato nella competenza italiana e in Italia è gestito tra Stato, ministero dell'Ambiente e Regioni. Ho chiesto e ottenuto da ogni presidente di Regione degli specialisti per poter costruire insieme il Piano e siamo arrivati a circa 23 azioni di mitigazione. Siamo prossimi a depositarlo in Conferenza e a confrontarci, senza abbattimento di lupi".

COSTITUZIONE - "C'è una cosa a cui tengo molto e a cui sto lavorando con eminenti studiosi: mi piacerebbe vedere un comma ulteriore dell'articolo 9 della carta costituzionale in cui si tuteli in modio esplicito l'ambiente e la natura" annuncia infine Costa. "Oggi - spiega - abbiamo nella Carta costituzionale la tutela dell'ambiente come derivazione, perché c'è giurisprudenza della Corte costituzionale, ma non c'è come parola nei principi e valori costitutivi della Repubblica, e i primi articoli sono i valori costitutivi intangibili: si possono aggiungere degli altri ma non si possono togliere. Bene, mi piacerebbe che quell'articolo 9 parlasse di tutela dell'ambiente e della natura perché significa dare al Paese Italia un segnale fortissimo: l'ambiente fa parte della vita del cittadino italiano e la natura altrettanto".

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