E' ripreso l'esame del Ddl che delega il Governo a riordinare e potenziare le misure a sostegno dei figli a carico, con l'obiettivo di arrivare a un assegno universale familiare. Il provvedimento, a prima firma Stefano Lepri (Pd), è stato presentato al parlamento il 30 aprile del 2014 e un paio di mesi, dopo è stato assegnato alla commissione Finanze del Senato. Da allora il Ddl è stato praticamente congelato fino alla scorsa settimana, quando i lavori sono ripresi con l'obiettivo di esaminare e votare gli emendamenti.
Il disegno di legge in esame stabilisce che, entro tre mesi dalla sua entrata in vigore, il governo dovrà adottare un Dlgs avente lo scopo riordinare la disciplina vigente delle misure di sostegno dei figli a carico, indicando i principi e criteri direttivi cui uniformarsi. Il riordino deve essere finalizzato alla previsione di un'unica misura universalistica di beneficio, per ciascun figlio a carico, il cui ammontare, che spetta al massimo fino al compimento del ventiseiesimo anno di età, deve essere assoggettato a una riduzione, a partire dal compimento della maggiore età.
Il provvedimento, si spiega nel dossier di documentazione, ''è volto a superare la situazione di frammentarietà e disomogeneità che caratterizza la disciplina vigente, attraverso la previsione di un’unica misura generalizzata di beneficio per i minori a carico, sostitutiva di tutte le agevolazioni finora riconosciute''.