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Sanremo 2023, l'appello: "Il Festival ricordi le foibe"

Il messaggio del presidente dell'Associazione nazionale dalmata in vista del 10 febbraio

Sanremo 2023, l'appello:
08 febbraio 2023 | 14.36
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"Posto che la mattina del 10 febbraio tutti noi rappresentati delle associazioni degli esuli saremo dal presidente Mattarella, sarebbe molto importante, dunque auspichiamo e ci aspettiamo un ricordo, da parte dei presentatori del Festival di Sanremo, del ‘Giorno del ricordo’ delle vittime delle Foibe, che è un dramma nazionale". Così all’AdnKronos la giornalista e presidente dell’Associazione nazionale dalmata Carla Isabella Elena Cace, in vista delle celebrazioni del ‘Giorno del ricordo’ previste per il 10 febbraio.

"Visto che il Festival di Sanremo è una kermesse seguita da milioni e milioni di italiani e anche da tanti giovani - osserva Cace -, e preso atto del fatto che ancora oggi solo un ragazzo su cinque sa rispondere correttamente alla domanda su cosa siano le Foibe, sarebbe un’occasione sprecata per i presentatori, che si dimostrano sempre molto sensibili a tante tematiche di attualità nazionali e internazionali, non dedicare un passaggio al ‘Giorno del ricordo’. Sarebbe molto importante e auspichiamo, quindi, che venga dimostrata questa sensibilità".

"Sarebbe auspicabile, direi assolutamente doveroso da parte del Festival di Saremo, ricordare la tragedia nazionale delle Foibe. Una tragedia che ha riguardato non solo quelli che abitavano da centinaia di anni in quei territori al confine orientale, ma anche moltissimi italiani, carabinieri, poliziotti, finanzieri e così via, che stavano lì per motivi di lavoro e che provenivano da tutte le parti d’Italia e che lì trovarono la morte. Una tragedia nazionale, dunque, che andrebbe ricordata adeguatamente", dice all'AdnKronos il giornalista Silvano Olmi, presidente nazionale del Comitato 10 Febbraio.

"Parlare delle Foibe, parlare dell’esodo sarebbe, dunque, doveroso, apprezzabile – osserva Olmi -, almeno ricordarlo, citarlo. Sarebbe bello, perciò, che il 10 febbraio il Festival di Sanremo commemorasse tutti i martiri delle Foibe e l’esodo di 350mila italiani dal confine orientale. Sarebbe auspicabile, doveroso". "Fra l’altro – prosegue Olmi – sto attendendo fiducioso il 10 febbraio anche perché il 10 gennaio scorso ho scritto a tutti i presidenti di Rai, Mediaset e La7 e ai direttori dei Tg nazionali chiedendo un’adeguata copertura mediatica per questo evento. Pochi l’hanno notato, ma quest’anno ricorrono gli 80 anni dall’inizio degli infoibamenti, che ebbero due periodi: settembre-ottobre del 1943 e poi dal maggio del 1945 in poi. Mi sembra, dunque, una data anche importante da ricordare".

"Un motivo in più – conclude il presidente nazionale del Comitato 10 Febbraio - perché Sanremo lo ricordi, anche perché il Festival è seguito da milioni di italiani. Sarebbe, dunque, doveroso parlarne da parte del conduttore di Sanremo".

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