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Pediatria: l'orchestra entra in camera per i bimbi del San Carlo di Milano

Il Dg del San Carlo Marco Salmoiraghi, e il primario pediatra Alberto Podestà, suonano per i bimbi ricoverati
Il Dg del San Carlo Marco Salmoiraghi, e il primario pediatra Alberto Podestà, suonano per i bimbi ricoverati
07 aprile 2016 | 15.54
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L'orchestra è davvero 'da camera' all'ospedale San Carlo Borromeo di Milano dove per un anno, nelle corsie e nelle stanze del Reparto di pediatria, sarà 'Tutta un'altra musica'. E' così che si intitola il progetto presentato dall'Asst Santi Paolo e Carlo del capoluogo lombardo, nel nosocomio di via Pio II: tutti i giovedì, dalle 9.30 alle 12.30, un gruppo di volontari farà suonare i pazienti, i genitori e il personale del San Carlo, che con l'aiuto di musicisti disabili realizzeranno veri e propri brani sinfonici. Violini, violoncelli, viole, arpe e xilofoni diventano strumenti di cura, da portare anche al letto dei bambini ricoverati che verranno monitorati per valutare scientificamente il potere delle note sulla salute. Musicoterapia in camice e pigiama.

Oggi al San Carlo l'inaugurazione del progetto, con il direttore generale dell'Asst Santi Paolo e Carlo, Marco Salmoiraghi, e il direttore del Dipartimento di pediatria infantile del San Carlo, Alberto Podestà. Entrambi si sono cimentati con il pentagramma, il Dg al violoncello e il primario all'arpa.

L'iniziativa, a cura dell'orchestra sinfonica 'AllegroModerato' di Milano, vede la partecipazione di musicisti diversamente abili e il coinvolgimento dei piccoli pazienti del Reparto di Pediatria e Neonatologia. L'attività prevede anche una visita alle camere degli allettati, dove si farà musica. Il tutto sarà poi monitorato da un team di esperti per valutarne gli effetti.

"La musicoterapia che adottiamo nel nostro reparto utilizza i benefici della musica e dei suoni a livello educativo, riabilitativo o terapeutico - spiega Podestà - per aiutare le persone che soffrono di problemi fisici o che stanno affrontando un periodo difficile a livello emotivo. Nella musicoterapia la musica e i suoi elementi, come il ritmo, l'armonia, la melodia e il suono, vengono utilizzati per favorire la comunicazione, l'apprendimento, la motricità e l'espressione in base alle condizioni di salute fisiche ed emotive delle persone a cui un musicoterapeuta qualificato si rivolge".

"Con grande entusiasmo ho raccolto l'invito del direttore Podestà a partecipare a questa iniziativa - commenta Salmoiraghi - Attività di questo genere sono di primaria importanza poiché riescono a riunire insieme diverse professionalità e diverse esperienze al fine di costruire, promuovere, sviluppare e diffondere una medicina e una sanità sempre più orientata verso le esigenze dell'individuo e della sua famiglia, anche mediante attività collaterali che aiutano il lavoro dei medici. Ringrazio per il finanziamento del progetto la Fondazione Alta Mane Italia", impegnata a sostenere le iniziative che portano l'arte negli ambiti sociali e sanitari.

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