L'infettivologo: "Dubbi su barriere". E aggiunge: "Aspettare come evolve la situazione a giugno e luglio, poi decidere"
"Mi pare prematuro e difficile decidere oggi cosa fare nelle scuole a settembre o ottobre. Sarebbe stato più opportuno aspettare come evolverà la situazione a giugno e luglio, e poi decidere. Serve molta cautela e più tempo per le decisioni". Lo afferma all'Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova e componente della task force Covid della Regione Liguria, commentando alcune delle misure (divisori tra i banchi, visiere e mascherine) annunciate dalla ministra della Scuola, Lucia Azzolina, per il rientro a scuola a settembre.
"Ho dubbi sulle barriere tra un banco e l'altro - spiega Bassetti - soprattutto perché occorre anche considerare alcuni punti: come entreranno negli istituti i ragazzi? Come faranno la ricreazione? Come si muoveranno? Non faranno assembramenti? Ho poi l'impressione, da quello che mi viene detto, che nelle scuole italiane manchino completamente i distributori di gel alcolici o i lavandini dove ci si possa lavare le mani in sicurezza, che è una delle misure più importanti in questa fase".