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Medicina

Speranze da vaccino anti-clamidia

E' l'infezione sessuale più diffusa: secondo Oms nel 2016 ci sono stati 127 milioni di nuovi casi

Immagine di repertorio (Fotogramma) - FOTOGRAMMA
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14 agosto 2019 | 19.49
LETTURA: 2 minuti

Sembra funzionare un vaccino, ancora sperimentale, contro la clamidia: l'infezione batterica a trasmissione sessuale più diffusa al mondo. Secondo l'Organizazione mondiale della sanità (Oms), nel 2016 ci sono stati (tra uomini e donne tra 15 e 49 anni d'età) 127 milioni di nuovi casi di clamidia, 87 milioni di gonorrea, 6,3 milioni di sifilide. I programmi di screening nazionali e trattamenti antibiotici non sono riusciti a ridurre l'incidenza della clamidia e finora nessun vaccino è stato testato in studi clinici.

Ora uno studio, realizzato con il contributo della Commissione Europea e The Innovation Fund Denmark, e pubblicato su 'Lancet Infectious Diseases', ha valutato in un trial di fase I la sicurezza sull'uomo di un nuovo vaccino anti-clamidia (CTH522). Dai primi risultati "appare essere sicuro e ben tollerato", sottolineano i ricercatori dello Statens Serum Institut (Copenhagen) e dell'Imperial College di Londra.

Sulla diffusione della clamidia in Italia non esistono dati recenti. Dall’indagine del 2006 dell'Istituto superiore di sanità (Iss) emerge che l’incidenza stimata nella popolazione generale era di 190 casi ogni 100mila maschi e 187 casi ogni 100mila femmine.

Il picco di incidenza si osservava in età giovane adulta (intorno ai 25 anni), con una differenza tra i sessi (picco nelle ragazze nella fascia di età 16-19 anni, 1.337 ogni 100 mila casi; picco nei maschi nella fascia 20-24 anni, 1.144 ogni 100 mila casi).

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