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Nuova tecnica contro zanzara tigre

Nuova tecnica contro zanzara tigre
16 luglio 2019 | 19.00
LETTURA: 3 minuti

Un approccio hi-tech ma anche naturale per dare scacco alla zanzara tigre, insetto fastidioso e temibile per la sua capacità di trasmettere virus tropicali. L'Enea ha concesso alla startup Biovecblok lo sfruttamento del metodo biotecnologico sviluppato dai ricercatori del Centro Ricerche Casaccia per limitare la riproduzione di questo insetto attraverso la produzione di maschi 'sterilizzanti', senza ricorrere a radiazioni mutagene o manipolazioni del Dna. "Ciò consentirà di condurre campagne di disinfestazione in campo, basate sul rilascio di esemplari non in grado di riprodursi", spiegano dall'Enea.

"Attraverso il rilascio della nostra linea di maschi sterilizzanti, in questo momento già in sperimentazione a Roma nell'ambito di una collaborazione scientifica con l'Università Sapienza, verranno abbattute le capacità riproduttive delle zanzare così come il rischio di trasmissione all’uomo di importanti patologie quali dengue, chikungunya, Zika e febbre gialla, che sempre più di frequente si affacciano alle nostre latitudini, favorite dai viaggi intercontinentali e dai cambiamenti climatici", commenta Maurizio Calvitti, della Divisione biotecnologie e agroindustria dell'Enea.

In pratica, i ricercatori dell'Enea hanno introdotto nella zanzara tigre ceppi specifici del batterio Wolbachia, innocuo per l’uomo e presente in gran parte degli insetti, con un duplice effetto: le femmine manifestano un azzeramento della trasmissione del virus Zika e una riduzione a meno del 5% di quella dei virus di dengue e chikungunya, mentre i maschi rendono sterili le femmine selvatiche con cui si accoppiano.

L'accordo di collaborazione con Biovecblok, spiega l'Enea, si inquadra nella mission di trasferire alle imprese i risultati della ricerca, favorendo la competitività e la creazione di posti di lavoro.

Fondata nel 2016 da giovani ricercatori dell'Università di Camerino, Biovecblok si è finanziata con i fondi raccolti grazie a una campagna di crowdfunding sulla piattaforma 'Backtowork24' e ha già ottenuto numerosi riconoscimenti, tra cui: il terzo posto al Global Social Venture Competition (World Final 2017) della Haas School of Business dell’Università di Berkeley California, la menzione speciale al Premio Marzotto 2016 ed è stata selezionata tra le 20 migliori startup italiane che hanno partecipato al programma 'B-Heroes', un percorso di accelerazione per aziende italiane ad alto contenuto di innovazione, che sarà raccontato in un format televisivo.

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