Il ministro della Difesa: "Il generale è un collaboratore di un comandante"
Il generale Roberto Vannacci viene nominato Capo di stato maggiore del Comando delle Forze Terrestri ed è bufera. La nomina del generale, al centro delle polemiche dall'estate per le posizioni espresse nel libro Il mondo al contrario, viene criticata dalle opposizioni che stigmatizzano la 'promozione' inopportuna. "Un equivoco", dice il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in un post su X in cui prova a replicare alle accuse che arrivano da M5S, Pd, Italia Viva, +Europa.
"Mi preme solo sottolineare che il Generale dell'Esercito Roberto Vannacci non è stato né promosso né retrocesso. Lo Stato Maggiore dell’Esercito italiano ha deciso di affidargli uno dei ruoli che gli competevano per grado, esperienza e diritto, in attesa che siano esperiti gli accertamenti previsti'', dice Crosetto, in una nota alla stampa, nel pomeriggio di ieri.
Il ministro, anche su X, si rivolge a chi continua a parlare di 'promozione': "Se si vuole essere seri e si vuole parlare con cognizione di causa, lo si fa. Sbagliato farsi guidare solo dal livore". In tarda serata, Crosetto si esprime nuovamente. "Spiego equivoco: Il capo di stato maggiore dell'Esercito (o Marina o Aeronautica) e il capo di stato maggiore di un comando o ente (qualsiasi) sono cose differenti", scrive il ministro della Difesa. "Il primo è il responsabile di un'organizzazione complessa e decide, il secondo il collaboratore di un comandante", aggiunge, cercando di spiegare in maniera più dettagliata i concetti esposti già nella nota: il Comando delle Forze terrestri ha un suo comandante, il Generale Camporeale e un vice comandante, il Generale Ristuccia, Comandante delle Forze Operative. "Il Generale Vannacci dipenderà e sarà dunque agli ordini del Generale Ristuccia. Suggerirei, pertanto, di evitare polemiche strumentali basate su scarse o superficiali informazioni e di attendere con serenità che, come sempre, la legge faccia il suo corso''.
Vannacci, come è noto, nel suo libro ha preso posizione in materia di omosessualità, immigrazione, attivismo. "In questi mesi si è svolta l’inchiesta sommaria i cui esiti sono ancora in via di valutazione. In attesa di quest’ultima, evitando di attribuirgli incarichi di comando o con visibilità e/o proiezione esterna, è stato affidato al Gen. Vannacci un incarico di staff, all’interno di una catena di comando ben delineata ed in linea con la sua esperienza'', le parole di Crosetto nella nota.