
La presidente della Commissione Esteri-Difesa: "Trump dirompente ma non c'è alternativa per Europa a dialogo transatlantico. Servono nervi saldi e prudenza, positivo che si cominci a parlare di pace, ma va coinvolto popolo ucraino"
"Ho più di una perplessità sulla riproposizione dell’atto di ratifica della Ced (Comunità europea di difesa - ndr): in primo luogo perché non sono i trattati, i tecnicismi, i documenti che contano ma la volontà politica. E in secondo luogo mi chiedo: stiamo parlando di un trattato che ha circa 50 anni, legato al primo nucleo dell'Europa dove non c'erano la Spagna, il Portogallo... E' ipotizzabile oggi fare un trattato dove non c'è la Polonia sul tema della difesa? E poi, vorrei anche ricordare che stiamo parlando di un trattato, di una Ced, che era vista come una costola dell'Alleanza atlantica". Ne parla con l'Adnkronos Stefania Craxi, presidente della Commissione Esteri-Difesa al Senato, commentando la proposta del partito Insieme.
"Ribadisco il problema: non sono i tecnicismi ma la volontà politica. C'era ancora Stalin a quel momento. E' cambiato il mondo. Non si può non tener conto dei cambiamenti che sono stati in atto in 50 anni e dei cambiamenti impetuosi che stanno avvenendo in quest'ultimo tornante della storia". Secondo Craxi, infatti "intravedere soluzioni in un momento in cui siamo orfani di un ordine mondiale ed un nuovo ordine non è alle viste, è quanto meno presuntuoso. Detto ciò, è evidente che c'è la necessità di una Europa che sia un soggetto politico, quindi che abbia prioritariamente una politica estera comune per formare un interesse europeo e dopo di una politica di difesa comune per difendere quell'interesse europeo e per essere un soggetto politico in grado di svolgere un ruolo autorevole sullo scenario internazionale. Ma così al momento non è".
Come giudica i vertici sull'Ucraina convocati dal presidente Macron? "Stiamo parlando di paesi che in questo momento hanno una grande fragilità economica ma anche politica. Stiamo parlando di un Macron in un momento di grande fragilità politica, di una Germania che andrà al voto domenica prossima, quindi diciamo che mi appaiono un po velleitarie allo stato queste iniziative", risponde la presidente della Commissione esteri-difesa. Il silenzio della presidente del Consiglio Meloni è stato dettato dalla prudenza? "Io penso che in questo momento bisogna tenere i nervi saldi e usare molta prudenza; continuare nel dialogo, cercare di smussare gli angoli; sapere che per l'Europa non c'è alternativa al dialogo transatlantico. Certamente non mi sfugge che alcune dichiarazioni di Trump sono dirompenti, ma bisogna stare calmi e continuare a costruire il filo del dialogo perché l'occidente ha delle ragioni per stare insieme che non sono solo quelle difensive, ci sono ragioni anche più importanti che sono valoriali - rimarca - Non vedo quindi fughe in avanti produttive in questo momento se non su un tavolo".
All'ipotesi di una forza di deterrenza europea di 30mila uomini il ministro degli esteri Tajani ieri anteponeva una forza di interposizione sotto l'egida del Consiglio di sicurezza dell'Onu. "Io credo che le perplessità non siano solo del nostro governo ma anche di altri paesi europei. Un conto è una forza dell'Ue, che secondo me alla fine non avrebbe tutta questa forza; altra cosa è una forza internazionale sotto l'egida dell'Onu a cui chiamare tutti quelli che ci stanno".
Sempre che ci sia stato l'accordo con la Russia che comunque facendo parte del Consiglio di sicurezza potrebbe opporre il veto, invece di astenersi? "In questo scenario così difficile e complicato con anche sfaccettature cosi dure una cosa positiva c'è ed è che si comincia a parlare di pace. La cosa importante è che in questo scenario di pace sia coinvolto il principale attore che è il popolo ucraino. Dopo di che - conclude Stefania Craxi - io osservo che ci saranno tensioni anche al loro interno....". (di Roberta Lanzara)