Il ministro alla Camera: "La situazione appare oggettivamente preoccupante" ma "l'Italia non si farà mai intimidire"
"La situazione appare oggettivamente preoccupante" ma "l'Italia non si farà mai intimidire". Lo ha detto il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, nel corso dell'informativa alla Camera sulla questione del caos treni dopo l'esposto presentato da Fs sui presunti sabotaggi, affermando che "da anni la rete ferroviaria è oggetto di attacchi. Lo ribadì – ha ricordato il ministro – anche un altro premier, nel 2014, affermando che 'è in atto un’operazione di sabotaggio contro le ferrovie, è evidente'".
"Poi però a quelle parole non seguirono i fatti. Io faccio parlare la realtà: abbiamo un quadro di incendi dolosi, guasti, rotture e problemi elettrici verificatisi con regolarità e che però proprio dopo gli esposti non si sono più verificate", ha aggiunto.
"Faremo di tutto per garantire trasporti sempre più efficienti e sicuri", ha detto ancora. Il ministro ha espresso il proprio "sostegno ai 92mila dipendenti di Fs e alle donne e agli uomini delle forze ordine che ogni giorno sono impegnati in attività delicate e che non meritano polemiche, insinuazioni e accuse che a volte ci sono sul loro operato", ha proseguito il vicepremier. “Ringrazio anche – ha aggiunto – il mezzo miliardo di viaggiatori che nel 2024 hanno scelto i treni del nostro paese. Una scelta record mai avuta prima e in crescita”.
Nel 2024 sono attivi "più di 1.200 cantieri su tutta la rete" che "certo, hanno ricadute sulla circolazione". Salvini ha evidenziato che, di questi 1200 cantieri, "circa 700 sono per nuove opere e i restanti, più di 500, per attività di manutenzione della rete". Tutti lavori "indispensabili per raggiungere gli obiettivi del Pnrr e rendere la rete ferroviaria più moderna, efficiente e sicura", ha affermato il vicepremier, ricordando che i cantieri attivi "erano 983 nel 2020, 1.001 nel 2021, 1.016 nel 2022 e 1.000 nel 2023".
"A differenza delle altre reti ferroviarie europee, dove sospendono le linee per mesi senza preoccuparsi di come garantire mobilità alternativa, in Italia gli interventi infrastrutturali prevedono interruzioni con tempi più brevi, una strategia a tutela dell'intera collettività e a garanzia del diritto alla mobilità. Le chiusure delle linee sono necessarie per consentire interventi di manutenzione e di potenziamento infrastrutturale poiché non sempre possono limitarsi alle sole fasce orarie notturne", ha fatto presente il ministro.
“Ammontano a oltre 10 miliardi di euro gli investimenti di Rete Ferroviaria Italiana nel 2024, un risultato che supera la previsione di budget di 9 miliardi. A rendere possibile questa performance, gli investimenti per la manutenzione (per il 30%), il potenziamento tecnologico della rete e l'investimento sulle stazioni”, ha osservato ancora il ministro, sottolineando che rispetto al 2022 “gli investimenti in nuove opere sono raddoppiati, da 2,8 a 5,6 miliardi di euro. Già un primo incremento è stato riscontrato nel 2023, con 3,9 miliardi di nuove opere. Nel 2020 il valore di investimenti in nuove opere era di appena 1,5 miliardi”.