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Manovra, Lega: "Tassiamo extraprofitti". Tajani contrario

Il ministro degli Esteri, vicepremier e segretario di Forza Italia: "Tassa da Unione Sovietica"

Antonio Tajani - (Fotogramma)
Antonio Tajani - (Fotogramma)
13 ottobre 2024 | 15.28
LETTURA: 2 minuti

"Io sono contrario a una tassa sugli extraprofitti perché è una cosa da Unione sovietica e noi non siamo contro chi ha successo". Così Antonio Tajani, ministro degli Esteri, vicepremier e segretario di Forza Italia, alla Conferenza degli Enti locali del partito azzurro a Perugia.

"Non possiamo fare la guerra alle banche - ha proseguito - e a me non lo ha chiesto nessuno, non lo possiamo fare perché aiutano. Possono dare un contributo, e lo decideremo con il governo, ma non deve essere una tassa".

La Lega

"'Far pagare i banchieri, non gli operai', ha detto domenica scorsa Matteo Salvini sul palco di Pontida. Un messaggio chiaro, inequivocabile e soprattutto condiviso dalla stragrande maggioranza degli italiani". Andrea Crippa, vicesegretario della Lega, commenta su Affaritaliani.it il sondaggio realizzato da Lab21.01 - per Affaritaliani.it - secondo il quale ben 7 italiani su 10 sono favorevoli a tassare gli extraprofitti delle banche.

"Ricordo che negli ultimi due anni, a causa dell'ingiustificato e folle rialzo dei tassi di interesse da parte della Bce, i primi sette istituti di credito italiani hanno quasi raddoppiato gli utili: +93%. E' quindi giusto ed equo che siano loro, ora, a contribuire per redistribuire la ricchezza e favorire non solo le classi meno agiate del Paese ma anche la crescita economica", prosegue l'esponente leghista.

"Le astruse regole imposte dall'Unione europea impongono di non poter fare una Manovra economica espansiva - sottolinea Crippa - e quindi le risorse per sostenere imprese medio-piccole, non certo gli incentivi a Stellantis del vergognoso e scandaloso Tavares, le partite Iva e i lavoratori, compreso il ceto medio, possono e devono arrivare anche da chi in questi anni ha 'giocato' con i tassi di interessi. Aumenti rapidi e cospicui delle rate di mutui e prestiti quando il costo del denaro saliva e ora che ha iniziato a scendere, guarda caso, i ribassi delle stesse rate sono proporzionalmente molto inferiori. Il messaggio di Salvini è condiviso dagli italiani: paghino banche e banchieri e nessun sacrificio per gli operai e i cittadini che vivono una vita normale e nemmeno sanno così sia realizzare un extra-profitto. Con buona pace di chi difende le banche e si oppone a una tassazione nella Legge di Bilancio, questa è la soluzione più corretta, che la sostiene con forza e che trova ampio consenso tra gli italiani. Avanti così, tassiamo gli extra-profitti delle banche come ha detto Salvini a Pontida", conclude Crippa.

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