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Il leader di Azione: "Meno chili più voti? Si dice che l’aspetto fisico conti tanto…"
''Pesavo 105 chili e ora non arrivo ad 81, sono dimagrito di 24 chili: non mi sento un fico ma sicuramente mi sento meglio. Meno chili vuol dire più voti? E’ l’ultimo tentativo, si dice che l’aspetto fisico conti tanto…". Scherza così il leader di Azione Carlo Calenda ai microfoni di Un Giorno da Pecora la trasmissione di Rai Radio1 condotta da Giorgio Lauro e Geppi Cucciari.
Tra una riflessione politica e l’altra, l’ex ministro ha parlato anche di temi più leggeri, come il festival di Sanremo. “Se l’ho visto? Macché, l’ultima edizione che ho visto era quella con ospiti i Duran Duran”. Bene, quindi quella appena terminata. “Ma no, mi riferisco a quella condotta da Pippo Baudo”, ha risposto facendo riferimento ad un festival del 1985.
Lei è sempre preparatissimo su molti argomenti. A scuola era il classico primo della classe? “No, anzi. Sono andato molto bene fino alle medie, poi i primi tre anni di liceo…” Come sono stati? “Andavo molto male, facevo spesso sega per andare a giocare a biliardo, ero in una fase di ribellione. Pensate che a 12 anni - ha raccontato il senatore - mi feci anche il buco all’orecchio e mi misi una pallina come orecchino”. La sua famiglia come reagì? “Quando mia madre lo seppe non mi fece nemmeno salire a casa…”.
Tornando poi a temi più seri, Calenda ha annunciato che denuncerà Facebook. “Oggi su Facebook è comparso un video in cui io vengo riprodotto con l’intelligenza artificiale e consiglio un investimento e ci sono persone che ci sono cadute, lo so perché tantissime persone mi hanno mandato delle mail per dirmelo. Queste cose - ha affermato - devono essere vietate. Ecco, io denuncerò Facebook, perché gli ho detto di togliere questo video, perché era falso, e la piattaforma non l’ha fatto, nonostante ci siano persone che ci hanno rimesso dei soldi”.