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Caso 'Agenda', interrogazione Gasparri a Piantedosi: "Approfondire legami sinistra-Soros"

Dopo la Lega si muove anche Forza Italia e chiede di far luce sui finanziamenti alla no profit vicina al Pd: "Verificare se è stata rispettata la legge"

Gasparri e Soros - Fotogramma
Gasparri e Soros - Fotogramma
24 aprile 2024 | 13.07
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Dopo la Lega, che ieri in Aula alla Camera ha invocato l'intervento del Copasir, anche Forza Italia si muove sul caso dell'associazione 'Agenda'. In un'interrogazione presentata al ministro dell'Interno Matteo Piantedosi e firmata dal capogruppo azzurro al Senato Maurizio Gasparri, Fi chiede di fare chiarezza sui finanziamenti (oltre un milione di euro in due tranche, tra il 2022 e il 2023) arrivati ad 'Agenda', l'associazione fondata nel 2022 dall'ambientalista americana ed ex guru elettorale di Barack Obama, Jessica Shearer, e da altre tre esponenti del Pd, da parte della Democracy & Pluralism, fondazione svedese presieduta dall'imprenditore Daniel Sachs, 'vice chair' della Open Society del magnate George Soros. I fatti erano emersi da un'inchiesta condotta nei giorni scorsi dall'Adnkronos.

Per il presidente dei senatori di Forza Italia "sarebbe utile approfondire i legami ed i condizionamenti della sinistra italiana in riferimento a Soros e alle sue attività estese in tutto il mondo", e per questo - si legge nel testo dell'interrogazione, che l'Adnkronos ha potuto visionare - viene chiesto al titolare del Viminale se i fatti esposti siano avvenuti "nel rispetto delle procedure e della normativa vigenti". Gasparri, tra le altre cose, sottolinea come le comunicazioni dei versamenti della fondazione svedese ad 'Agenda' siano state trasmesse al Parlamento italiano "soltanto il mese scorso, cioè il 27 marzo del 2024" sebbene i due bonifici risalgano "uno al 2022 e l'altro al 2023".

Nel corso della seduta di ieri a Montecitorio è stato il deputato della Lega Stefano Candiani a intervenire sul caso 'Agenda'. "Il fatto che ci sia un'intromissione da parte di uno straniero o di una fondazione straniera che mette soldi nella politica italiana per condizionare la vita democratica del Paese, credo sia un tema su cui il Parlamento si deve interrogare, perché il meccanismo con cui arrivano questi finanziamenti è opaco e va chiarito", ha rimarcato Candiani, chiamando in causa sia il Copasir che l'esecutivo: "Deve intervenire il Comitato per la sicurezza della Repubblica e il governo si deve interessare della questione. Perché non è ammissibile che certe informazioni passino sui giornali e restino come acqua che scorre sul marmo", le parole del parlamentare leghista.

L'intervento di Baldelli

"Abbiamo appreso in questi giorni dalla stampa come numerosi esponenti del Pd e di Avs abbiano ricevuto cospicui finanziamenti, si parla di oltre 1 milione di euro, da associazioni legate al finanziere George Soros. Fra questi nomi spiccano quello del deputato Nicola Fratoianni, finanziato per oltre 110mila euro, del deputato Grimaldi ma anche dell'ex ministro del governo Conte 2 e oggi deputato del Partito democratico, responsabile Esteri per lo stesso Pd, Giuseppe Provenzano". Lo ha dichiarato in Aula il deputato di Fratelli d'Italia Antonio Baldelli in riferimento all'inchiesta giornalistica, condotta dall'Adnkronos. "Vorrei chiedere le motivazioni" e "l'opportunità politica di questi finanziamenti" e "se tutto ciò corrisponde all'interesse della Nazione", ha rimarcato l'esponente di Fdi.

"Tutti ricorderanno - ha proseguito Baldelli - come Soros sia stato l'autore di attacchi speculativi contro la lira e contro altre monete europee e come oggi Soros sia il finanziatore delle attività nel Mediterraneo di molte Ong che trasportano migranti in Italia. E guarda caso gli stessi deputati finanziati da Soros sono quelli che in questa sede difendono l'attività di queste Ong".

"Il deputato Provenzano solo qualche tempo fa attaccava in maniera violenta Matteo Renzi chiedendo conto e ragione dei finanziamenti che lo stesso che riceveva da un altro soggetto estero, in questo caso dal principe saudita Bin Salman, evocando ragioni di opportunità politica e interesse nazionale. Mi rifaccio alle stesse considerazioni del deputato Provenzano: quelle considerazioni che Provenzano utilizzava come una clava nei confronti di Renzi ma che oggi non utilizza nei confronti dei suoi colleghi di partito e, ironia della sorte, nemmeno nei confronti di se stesso", ha concluso il deputato di Fratelli d'Italia.

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