
"Non c'è differenza se vengo preso a schiaffi io o un altro"
"L'Italia non discrimina, ci sono già tutte le sanzioni possibili e immaginabili, si rischia invece di sconfinare nell'ideologia, un rischio troppo elevato". Lo dice Matteo Salvini, rispondendo in conferenza stampa a una domanda sul ddl Zan, contro l'omofobia. "Se viene colpito, picchiato, discriminato un omosessuale o un eterosessuale la via, per quanto mi riguarda, è la galera", aggiunge il leader leghista.
"Non c'è il pestaggio più grave rispetto a un altro, a questo punto presentiamo un bel disegno di legge contro l'eterofobia, perché non c'è differenza se vengo preso a schiaffi io o un altro". Per il leader della Lega siamo di fronte a una legge "è un modo comodo per lavarsi la coscienza, ma è una norma pericolosa per tutti, omosessuali e eterosessuali".
"Il problema sono la cassa integrazione e soldi che le banche non danno", conclude il leader della Lega.