Fino al 31 dicembre 2021
Navigator, si va verso la proroga con il decreto sostegno 2021. "Il Movimento 5 Stelle lavora da mesi alla proroga dei navigator e questa, estesa fino al 31 dicembre 2021, dovrebbe essere già inserita nel testo del decreto Sostegno che domani approderà in Consiglio dei ministri. Crediamo che questi ragazzi costituiscano un grande patrimonio di capacità e di esperienza", dice in una nota Rossella Accoto, sottosegretaria al Lavoro e alle Politiche Sociali.
"Due anni di lavoro all’interno dei centri per l’impiego sono un capitale che non deve essere dilapidato e sul quale sarà necessario fare un ragionamento che vada anche oltre il confine temporale del 2021. Ricordo che lo stesso premier Mario Draghi ha parlato di una imminente riforma generale dei centri per l’impiego con l’assunzione di quasi 12000 unità di personale. In questo senso è positivo che alcune Regioni italiane abbiano già avviato percorsi per l’assunzione di questi ragazzi”, conclude Accoto.
"È positivo che il Governo, così come annunciato dalla nostra sottosegretaria al Lavoro, Rossella Accoto, voglia prevedere con il Decreto Sostegno la proroga dei contratti dei navigator. Da mesi lavoriamo per garantire continuità al lavoro di questi circa 3mila professionisti altamente qualificati. I navigator hanno contribuito alla convocazione, accoglienza e colloqui di circa 800mila beneficiari del Reddito di cittadinanza, 350mila dei quali hanno avuto almeno un rapporto di lavoro successivo all'accoglimento della domanda di Rdc. Un patrimonio che non possiamo disperdere e che anzi andrebbe ulteriormente valorizzato, ad esempio ampliandone le funzioni", affermano in una nota i deputati del MoVimento 5 Stelle in commissione Lavoro.
"Allo stesso tempo bisogna completare il piano straordinario di potenziamento dei Centri per l'impiego e delle politiche attive del lavoro che prevede un investimento in capitale umano e infrastrutture senza precedenti. Sia con la legge sul Rdc sia con il Piano nazionale di ripresa e resilienza vogliamo portare finalmente l'Italia ai livelli dei principali Stati europei. Prima dell'arrivo del M5S al Governo, infatti, il nostro Paese scontava un ritardo cronico sul fronte dei servizi per il lavoro, investendo su questi - secondo l'Eurostat - appena lo 0,05% del Pil, cinque volte in meno della Francia e sette volte in meno della Germania. Anche in vista dei mutamenti che il mercato del lavoro subirà dopo il Covid è doveroso invertire la rotta", concludono.