Dopo i dati dell'Aifa su effetti avversi e decessi
Miocardite dopo il vaccino anti covid, quali sono i rischi? All'indomani del rapporto Aifa su reazioni avverse e decessi, gli esperti commentano i dati. A parlare con Adnkronos Salute sono Andreoni, Bassetti, Ciccozzi e la Società italiana di pediatria.
"La possibilità che le vaccinazioni inneschino reazioni, neurologiche o infiammatorie, è risaputo. Ma si deve ragionare rispetto ai rischi e benefici, rispetto alla gravità di una malattia infettiva. Sappiamo che l'immunizzazione contro Covid-19 non è completamente esente dal rischio miocarditi, però anche chi si infetta può avere un rischio di sviluppare una miocardite. Il vaccino sappiamo che protegge dalla malattia e riduce questo rischio, ed ecco che la bilancia rischi-benefici pende per i vantaggi", ricorda all'Adnkronos Salute Massimo Andreoni, primario di infettivologia al Policlinico Tor Vergata di Roma e direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit). "I dati di farmacovigilanza dell'Aifa sui vaccini anti-Covid - sottolinea l'esperto - dimostrano la bontà della vaccinazione nei soggetti giovani. C'è un vantaggio chiaro e i numeri delle reazioni avverse, comprese le miocarditi, sono bassissimi".
"Il rischio di miocardite o di pericardite è 30 volte superiore se ci si infetta con Sars-CoV-2 rispetto alla vaccinazione. Io continuo a pensare, e lo dico anche per i bambini, che è meglio evitare l'infezione e farli vaccinare il prima possibile" contro Covid-19. Così all'Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, in merito ai dati presentati ieri dall'Aifa . "La vaccinazione in età pediatrica dimostra di avere meno effetti collaterali rispetto ad altre immunizzazioni, anche perché - ricorda - il dosaggio che si fa nei bambini sotto i 12 anni è un terzo rispetto a quello che si fa agli over 12. Gli effetti collaterali per i vaccini esistono come per tutti i farmaci, ma non mi pare una situazione preoccupante quella illustrata ieri dall'Aifa".
"Il rischio già raro di miocardite da infezione è comunque 4 volte maggiore rispetto al rischio associato al vaccino" anti-Covid, sottolinea quindi all'Adnkronos Salute Massimo Ciccozzi, responsabile dell'Unità di Statistica medica ed Epidemiologia della Facoltà di Medicina e Chirurgia del Campus Bio-Medico di Roma, commentando il rapporto. "Non lo dico io - precisa l'esperto - ma cito i dati di uno studio di comparazione tra rischio e beneficio del 'New England Journal of Medicine', che sta ad indicare proprio che chi si prende la malattia" da Sars-CoV-2 "ha comunque 4 volte in più la probabilità di andare incontro a una miocardite rispetto a chi si vaccina, anche se - ribadisce - è già di per sé un evento abbastanza raro. Quindi ognuno è libero di scegliere, ma bisogna capire - ripete l'epidemiologo - che senza il vaccino il rischio anche di miocardite è 4 volte maggiore".
"Il rischio di sviluppare una miocardite è di gran lunga superiore con l'infezione" da Sars-CoV-2 "rispetto alla vaccinazione", spiega ancora all'Adnkronos Salute Annamaria Staiano, presidente della Società italiana di pediatra (Sip). Il rapporto dell'Aifa sulla farmacovigilanza dei vaccini anti-Covid "conferma il rischio molto basso di miocarditi" post vaccino soprattutto "nella fascia d'età sotto gli 11 anni", ricorda la pediatra che rimarca come "invece il rischio indotto dalle infezioni da Sars-CoV-2" sia "più alto".