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Migranti, 105mila arrivi nel 2022

Secondo i dati diffusi dalla Polizia: +55,80% rispetto al 2021. In 600 a Catania

(Foto Afp)
(Foto Afp)
12 aprile 2023 | 08.17
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Dal 1 gennaio al 31 dicembre 2022 sono giunti in Italia, attraverso le varie rotte del Mediterraneo, 105.131 migranti irregolari a seguito di 2.539 eventi di sbarco. Da tali dati si evince che la pressione migratoria irregolare via mare, in costante diminuzione dal 2017 al 2019, ha invertito la tendenza dal 2020 al 2022 facendo registrare un significativo aumento. E' quanto emerge dai dati relativi al 2022 diffusi dalla Polizia in occasione del 171esimo anniversario della fondazione.

Nel 2022 si registra un incremento, rispetto all’anno precedente, del +55,80% (67.477 migranti a seguito di 1.718 eventi di sbarco nel 2021). Il picco massimo di arrivi del 2022 è stato registrato nel mese di agosto con 16.816 migranti (una media di 542,45 sbarcati al giorno). Nel 2022, l’Italia è stata interessata dai flussi provenienti dalla Libia (53.310), dalla Tunisia (32.371), dalla Turchia (16.205), dal Libano (1.603), dall’Algeria (1.389), dalla Siria (243), dalla Grecia (6) e da Cipro (4).

Le regioni principalmente interessate sono state la Sicilia con 79.016 sbarcati e la Calabria con 18.100; le altre regioni oggetto di sbarchi di migranti sono state la Puglia (4.908), la Sardegna (2.103), la Campania (641), la Toscana (250) e l’Emilia Romagna (113).

In 600 arrivati a Catania

E’ appena giunto nel porto di Catania al molo di levante, il peschereccio con a bordo circa 600 migranti soccorso nei giorni scorsi a cento miglia al largo delle coste siciliane. Il peschereccio è scortato da ‘nave Peluso’ della Guardia costiera e trainato da un rimorchiatore. Oltre 200 persone che erano a bordo del peschereccio sono già sbarcate a Catania e Messina nei giorni scorsi. Sul posto presente personale della Croce rossa, del ministero della Salute oltre a quello della polizia. Per l’accoglienza temporanea dei migranti, la Protezione civile siciliana ha realizzato due tendostrutture nell’ex hub vaccinale di San Giuseppe La Rena.

Oltre 1.200 in hotspot Lampedusa, proseguono trasferimenti

Intanto è corsa contro il tempo a Lampedusa per svuotare l'hotspot. Le cattive condizioni del mare hanno concesso una tregua sul fronte degli sbarchi ma dopo l'ondata di arrivi del weekend pasquale nella struttura di contrada Imbriacola restano 1.263 ospiti a fronte di una capienza di 400 posti. La Prefettura di Agrigento, d'intesa con il Viminale, lavora ai trasferimenti per alleggerire la pressione sul centro. Ieri sera in 390 hanno lasciato la più grande delle Pelagie a bordo del traghetto diretto a Porto Empedocle e stamani altri 182 saranno imbarcati sulla nave di linea che in serata giungerà nella cittadina dell'Agrigentino. Insieme a loro anche nove salme che saranno tumulate a Caltanissetta. "Ringrazio il sindaco Roberto Gambino e il presidente del Consiglio comunale Giovanni Magrì per la disponibilità ad accogliere i feretri - dice all'Adnkronos il sindaco di Lampedusa, Filippo Mannino -. Il nostro cimitero ormai da tempo non riesce più a dare una degna sepolture a queste persone e dobbiamo ogni volta ricorrere ad aiuti esterni". Nella camera mortuaria del cimitero di Cala Pisana resteranno così altre quattro salme.

Intanto da Save the Children arriva l'allarme per gli oltre 450 i minori attualmente ospiti dell'hotspot: tra loro ci sono 100 bambini con le famiglie, tra cui molti neonati, e circa 350 minori non accompagnati. "Molti dei minori non stanno ricevendo beni di prima necessità adeguati e hanno ancora i vestiti con i quali sono arrivati sporchi di sale", dice Niccolò Gargaglia, responsabile dell’area Protezione e inclusione minori migranti di Save the Children. "Le condizioni igienico-sanitarie dell’hotspot continuano a rimanere estremamente critiche, con conseguenti elevati rischi per la salute individuale e pubblica", denuncia l'organizzazione, spiegando che "la maggior parte dei bagni risulta inaccessibile, sporca, ostruita e allagata, oltre che numericamente insufficiente e non differenziata per genere. Inoltre, molte persone, tra cui madri con bambini e minori sotto i quattordici anni, sono state di nuovo costrette a dormire all’aperto su materassi sporchi e logori, senza lenzuola o coperte, in mezzo a rifiuti di vario genere, nonché in totale promiscuità con uomini adulti".

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