“Siamo poco conosciuti, tuttavia siamo quei medici che analizzando dei tessuti delle cellule danno un nome alla malattia e indirizzano il paziente verso un determinato trattamento medico e/o chirurgico” dice Filippo Fraggetta presidente eletto della Società italiana di anatomia patologica citologia diagnostica. “Otteniamo la diagnosi ma abbiamo informazioni riguardo il trattamento e la prognosi della patologia stessa – spiega l’esperto –. Siamo medici un po’ nascosti che però hanno a che fare con tutti i pazienti, entriamo in tutte le patologie, neoplastiche e non. Tuttavia, del nostro lavoro si sa molto poco”. Da qui la missione della Siapec-Iap, “ovvero portare avanti il lavoro poco noto degli anatomopatologi e dei citologi nella pratica clinica, seguendo degli standard scientifici di alto livello e qualità che possono dare delle risposte alle domande che vengono formulate da medici e pazienti”. L’anatomia patologica “ha fatto grandi passi in avanti”, sottolinea Fraggetta, “è cambiata moltissimo rispetto al passato anche e soprattutto dal punto di vista digitale”.