L'ex pentastellata passata con 'Ipf' in chat: "Adesso c'è il nodo del doppio mandato, non potevo restare in un ambiente in cui si pensa solo a questo"
“Ora c’è il dibattito allucinante sulla deroga al secondo mandato, i continui scontri tra Grillo e Conte, perché non pensate che la cena con un piatto di pesce davanti fosse uno scatto che fotografava il vero: si sono accordati ma i problemi c’erano, ci sono e ci saranno, adesso va risolto il nodo del doppio mandato e lì si vedrà davvero se il M5S ce la farà a sopravvivere”. Così l’ex ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina in un lungo vocale, udito dall’Adnkronos, in cui motiva agli attivisti il suo addio al M5S.
“Alle prossime elezioni - dice ancora Azzolina - c’è una torta piccolissima, io sono al primo mandato, per me sarebbe stato più facile restare nel M5S”, candidata “In Sicilia, dove la gente mi stima. Ma io non potevo restare in un ambiente in cui si pensa solo a questo, dove si fanno i conti su dove mettere le persone, si studia sulle circoscrizioni dove mettere quelli vicini a Conte”.
Per Azzolina c’è poi Il “problema del simbolo” da risolvere: “Tutti sono convintissimi che vada cambiato. E ci sono i conti da fare con la realtà delle amministrative, che sono andate malissimo: a Messina il 2,6%, anche Palermo è andata male, ma la cosa più brutale è che i vertici credevano che sarebbero andate bene. Anche a Taranto, dove c’è un vicepresidente che passa tempo a fare tweet al veleno”, dice con una stoccata diretta a Mario Turco, “eppure bastava parlare con la gente per comprendere”.